Numeri che raccontano la pioggia realmente rilevata da Meteotrentino verranno riproposti elettronicamente con suoni di vera e propria pioggia registrati sul territorio trentino. Anche i dati della temperatura saranno riproposti assegnando a timbro, colore, frequenza e ritmo di brevi temi musicali l’esperienza fisica del calore.
Un vero e proprio cortocircuito fra il qui e l’altrove, l’adesso e l’allora. Il luogo, la terra, la natura fanno da collante facendo emergere suoni filtrati dalla sensibilità dell’artista.
Si tratta di una forma d’arte assolutamente di avanguardia in Italia e non solo, che andrà sicuramente a crescere nei prossimi anni per la grande quantità di dati aperti che già oggi iniziano ad essere disponibili. Siamo felici che il Trentino ospiti questo incontro fra arte, associazionismo attivo di chi organizza l’evento e il legame con un paesaggio, un luogo.
L'installazione “While I was not there” fa parte del programma di Portobeseno 2017, esplorazioni visivo sonore della valle del Rio Cavallo (Rosspach). Una ricerca condotta dal festival attraverso archivi multimediali e ricerca sul campo. Gli altri appuntamenti del festival saranno il 30 giugno presso lo storico mulino di Dietrobeseno e l’1 luglio nei boschi di Guardia a Folgaria.
Biografia
Sara Lenzi è musicista e sound designer di origini trentine. Cresciuta nel mondo della musica classica, ha fondato e diretto dal 2008 l’agenzia di design sonoro Lorelei, portandola da Bologna a Singapore dove ha trascorso gli ultimi cinque anni. Docente universitaria, ha fondato il blog sounDesign.info e lavorato per numerose startup. Il suo interesse attuale si concentra sulla sonificazione di big data.
Humanising Data
Si dice che il cervello umano abbia difficoltà a processare l’informazione numerica. Usare il suono per interpretare grandi quantità di dati scientifici può renderli più vicini a noi, può raccontare storie che i numeri da soli non dicono. Ma affinché queste storie parlino una lingua comprensibile agli umani, i suoni scelti devono restituirci l’origine dei dati stessi, il loro contesto, il loro territorio, la loro voce. Attraverso un processo di field recording e mappatura di dati, i big data del territorio si racconteranno agli spettatori, non più entità ostili ma parte integrante della nostra storia personale e collettiva, eminentemente umana
In allegato il programma dei tre giorni e approfondimenti
Per info:
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