
Durante il convegno medici ed esperti si sono confrontati sulle strategie più efficaci per la prevenzione delle malattie cardiovascolari che rappresentano tuttora la principale causa di morte nei paesi industrializzati, anche se i dati degli ultimi decenni hanno mostrato un calo costante grazie ai progressi terapeutici e, soprattutto, alle misure di prevenzione. In base agli studi più recenti, proprio la prevenzione ha avuto un impatto determinante, contribuendo per oltre il 60% alla riduzione della mortalità cardiovascolare.
Nel corso dei lavori si è spaziato dall'impegno alla prevenzione, alle attività ambulatoriale, quindi si è approfondito il forte impegno dell'ambito ospedaliero, e in particolare delle sale operatorie, sia chirurgiche che interventistiche. Fra i temi affrontati, accanto alla prevenzione indispensabile anche nei soggetti sani, si è parlato della morte improvvisa nell'infarto miocardico acuto e nelle cardiopatie croniche, di scompenso cardiaco e fibrillazione atriale, nonché delle patologie dell'aorta. Un focus particolare è stato dedicato al ruolo dell’organizzazione sanitaria, del medico di medicina generale, del cardiologo riabilitatore, dell’infermiere e delle associazioni impegnate nella lotta alle malattie cardiovascolari, nonché alla telemeticina.
Infine sono stati descritti gli ambiti ospedalieri con i notevoli progressi della cardiologia interventistica, ma anche della chirurgia vascolare e cardiochirurgia. Procedure sempre più avveniristiche, con soluzioni meno impattanti e gravose per il paziente, permettono di curare pazienti e malattie un tempo considerate non curabili. Fra i numeri presentati, si è evidenziato come anche nel 2024 le attività hanno continuato a crescere, con un numero di angioplastiche coronariche a Trento superiore a 1000 e oltre 100 impianti di valvola aortica transcatetere.
Tanti i medici che si sono alternati negli interventi: il dott. Stefano Bonvini (Chirurgia Vascolare Trento e Rovereto), la dott.ssa Lucia Cainelli (Cardiologia Trento), la dott.ssa Susanna Cozzio (Medicina Rovereto), il dott. Maurizio Del Greco (Cardiologia Rovereto), il dott. Marcello Disertori (presidente onorario A.I.Ma.C, Cardiologia Trento), la dott.ssa Carla Franceschini (Direzione medica Santa Chiara), il dott. Antonio Madaffari (Cardiologia Rovereto), il dott. Alberto Maino (Medicina Trento), il dott. Massimiliano Marini (Cardiologia Trento), il dott. Alessandro Motta (Cardiochirurgia Trento), l’infermiera Paola Quaglia (Cardiologia Trento), la dott.ssa Silvia Quintarelli (Cardiologia Trento), il dott. Daniele Penzo (Rianimazione 2 Trento), la dott.ssa Valentina Wassermann (Chirurgia Vascolare Trento e Rovereto), il dott. Cristian Scarpari (Cardiochirurgia Trento), la dott.ssa Ngoc Vo Hong (Chirurgia Vascolare Trento e Rovereto), il dott. Massimiliano Maines (Cardiologia Rovereto).
In conclusione il direttore dell’U.o. di cardiologia Roberto Bonmassari ha descritto la campagna di prevenzione cardiovascolare promossa in Trentino, che punta a trasmettere a tutta la popolazione un messaggio semplice e facilmente comprensibile. Si tratta della 5 A, un metodo chiaro ed efficace basato su cinque azioni fondamentali per ridurre il rischio cardiovascolare: Alimentazione: seguire una dieta mediterranea ricca di verdure, frutta, pesce e grassi sani. Attività fisica: praticare almeno 2-3 ore di esercizio aerobico a settimana e integrare con esercizi di resistenza. Attenzione ai fattori di rischio: monitorare pressione, colesterolo e glicemia, e abolire il fumo. Assunzione della terapia: seguire correttamente le terapie prescritte in caso di necessità. Attivarsi nel modo giusto: riconoscere i segnali d’allarme, come il dolore al petto, e chiamare il 112 in caso di emergenza.
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Assessore Tonina
https://www.youtube.com/watch?v=
Direttore Bonmassari