Martedì, 14 Maggio 2019 - 17:18 Comunicato 1023

L’assessore alla salute visita quattro strutture socio-assistenziali in Val di Sole
Politiche sociali a misura di territorio

Conoscere le strutture, i bisogni, le persone e le problematiche sociali delle comunità per avviare una ricognizione che permetta di disegnare un quadro preciso delle necessità, al fine di verificare dove e come intervenire con una programmazione che consenta di finalizzare al meglio gli investimenti. Questo l’obiettivo della visita, richiesta e organizzata dal presidente e dall'assessore alle politiche sociali della Comunità di Valle, che l’assessore alla salute della Provincia autonoma di Trento, insieme a Giancarlo Ruscitti, dirigente generale dell’Assessorato, ha compiuto oggi in Val di Sole.

Quattro le strutture visitate. La prima a Samoclevo, presente anche il sindaco di Caldes, dove ha visitato una Casa di accoglienza per disabili, recentemente inaugurata, gestita dalla Cooperativa GSH. La struttura accoglierà a breve gli utenti del Centro socio educativo di Terzolaz, 8 persone con disabilità eterogenee. Nell'edificio saranno anche disponibili 4 o 5 posti letto per utenti bisognosi di una soluzione residenziale. La visita è proseguita a Malè, dove l’assessore provinciale ha incontrato gli amministratori dell’APSP “Centro servizi socio-sanitari e residenziali”, insieme al sindaco del capoluogo della Val di Sole. Una struttura con 86 posti letto e 15 alloggi protetti. Terza tappa è stata l’APSP “Bontempelli” di Pellizzano dove insieme al sindaco e agli amministratori della struttura si è discusso di un progetto di cohousing che si intende realizzare in un edificio adiacente acquistato dalla APSP. Nel corso dell’incontro è emerso come in valle il cohousing sia un’esigenza sempre più sentita dalla popolazione. Infine, l’assessore, anche qui accolta dal sindaco, ha visitato il Centro anziani di Ossana, gestito dalla Cooperativa “Il Sole” dove gravitano, quotidianamente, circa 25 persone. 

“A queste visite ne seguiranno altre – ha detto l’assessore in conclusione – perché vogliamo conoscere bene le realtà delle valli per poi decidere come programmare le nostre politiche sociali e come investire al meglio le risorse, ad esempio quelle destinate allo “Spazio Argento”. Riteniamo sbagliato, come si è fatto in passato, adottare un modello di tipo orizzontale che sia unico per tutto il Trentino, perché vi sono comunità che hanno caratteristiche e bisogni diversi. Ci sembra invece opportuno – ha detto – seguire un modello più calibrato sulle reali esigenze dei singoli territori, quanto meno nella dimensione delle Comunità di Valle, dobbiamo modulare gli interventi in maniera sinergica, creando rete tra tutte le realtà socio assistenziali di un singolo territorio nell'ottica di efficentare i costi, evitando sprechi e facilitando la coesione sociale su ogni singolo ambito territoriale”.

(fm)


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