
Il presidente di Agenzia del Lavoro, Riccardo Salomone, ha evidenziato come, nella dimensione del PNRR, stiano emergendo nuove opportunità, legate alle sinergie fra pubblico e privato, al ruolo della formazione e degli attori pubblici e agli strumenti relativi alla certificazione delle competenze. Opportunità che dovrebbero essere valorizzate e raccolte dal territorio trentino. Un territorio che parte avvantaggiato, grazie alla collaborazione strategica, iniziata nel 2016, con il Fondo nazionale artigianato, che ha saputo mobilitare risorse ingenti per la formazione del settore artigiano, con oltre 4 milioni di euro investiti.
Dalla tavola rotonda, che si è tenuta a conclusione del seminario, alla quale hanno partecipato i rappresentanti nazionali delle parti sociali dell’artigianato, Claudio Sala, vicepresidente di Fondartigianato e Stefano Bastianoni, direttore di Fondartigianato e per le parti sociali territoriali, Stefano Debortoli, vicepresidente dell’Associazione Artigiani e il segretario generale della UIL del Trentino, Walter Alotti, è emersa chiaramente la necessità di trovare nuove strade che partano dal basso, in una prospettiva che valorizzi la nostra autonomia, il territorio, le parti sociali, gli attori pubblici e privati e che favorisca il dialogo fra i settori del mondo del lavoro, dell’istruzione e della formazione. L’occasione è propizia, perché ci sono le risorse del PNRR e bisogna dunque metterla a terra con nuove elaborazioni progettuali.
Per l’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro e ricerca, Achille Spinelli lo sviluppo di un territorio passa necessariamente attraverso alcune strategie chiave, fra queste l’attenzione ai lavoratori in transizione, che cambiano mansione, ruolo o azienda e la gestione delle transizioni critiche, ovvero quelle causate dall’obsolescenza dei mestieri e delle conoscenze. Altrettanto strategiche sono l’aumento dell’attrattività delle imprese e dei territori, la creazione di reti territoriali e lo sviluppo di saperi acquisti nel corso della propria esperienza professionale. Secondo Spinelli, le istituzioni pubbliche che intendono accrescere la produttività delle imprese devono al contempo verificare l’impatto della formazione. Un impegno costante che ha bisogno di rinnovarsi periodicamente. Un percorso da seguire con attenzione e continuità da tutti gli attori con i giusti tempi e con le migliori competenze messe in campo.