Giovedì, 02 Maggio 2019 - 16:01 Comunicato 908

Così l'assessore provinciale intervenuto alla manifestazione per la Giornata mondiale della libertà di stampa
"Pluralismo e verità solo in un contesto libero"

"Il pluralismo e la verità si possono raggiungere solo operando in un contesto libero, e anche se è innegabile che per raggiungere la verità si toccano spesso argomenti scomodi, la stampa deve continuare in questo suo ruolo, fondamentale anche per le categorie politiche, perché solo così i giornalisti ci aiutano, per così dire, a tenere i piedi per terra". E' stato con queste parole che oggi l'assessore provinciale agli enti locali e rapporti con il Consiglio provinciale è intervenuto alla manifestazione promossa dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, i Sindacati dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e del Veneto, insieme ad Articolo 21 e all’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa (Obct) per celebrare la Giornata nazionale della libertà di stampa.

Con un giorno di anticipo, rispetto alla data del 3 maggio fissata dalle Nazioni Unite, oggi a Trento si è celebrato la Giornata internazionale della libertà di stampa. Una scelta non casuale, quella del capoluogo come capitale italiana dove promuovere la corretta informazione e il no ad ogni tipo di censura: all'incontro erano presenti i familiari e la fidanzata di Antonio Megalizzi il giovane aspirante giornalista ucciso lo scorso dicembre durante un attentato terroristico a Strasburgo; una scelta poi che va nella direzione del XXVIII congresso FNSI che si è tenuto a Levico attorno al tema “L’informazione non è un algoritmo” e del Protocollo sulla cultura dell’informazione, siglato dal Sindacato e Ordine dei giornalisti con la Provincia autonoma di Trento per contrastare, con corsi di formazione nella scuole trentine, il dilagare delle fake news e del linguaggio dell’odio.
Sul palco, accanto all'assessore provinciale e al sindaco, vi erano anche Rocco Cerone, segretario del Sindacato giornalisti Trentino Alto Adige che ha ricordato il triste record europeo detenuto dall'Italia dei giornalisti sotto scorta, il presidente dell’Ordine regionale Mauro Keller, nonché appunto il presidente di Articolo 21 Paolo Borrometi, uno dei 22 giornalisti italiani sotto scorta, e il presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti; presenti anche referenti del Sindacato Giornalisti Veneto e di Assostampa Friuli Venezia Giulia. Fra le tante testimonianze della mattina anche quella di Antonella Napoli, giornalista e scrittrice che ha seguito i processi a decine di operatori dell’informazione turchi, che ha mostrato uno stralcio del reportage ”Turchia, la più grande prigione dei giornalisti”, nonché della ricercatrice turca di OBCT Fazila Mat, che hanno dato un respiro internazionale all'incontro.

(at)


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