Con payback sanitario si fa riferimento a quello strumento governativo pensato per far fronte agli sforamenti al tetto di spesa nell'ambito della sanità pubblica. Prevede che le aziende produttrici e distributrici di dispositivi medico-sanitari compartecipino a ripianare i superamenti di spesa annuali con dei pagamenti in favore delle regioni e province autonome in cui operano. Nel caso specifico si tratta di ripianare gli sforamenti dei tetti di spesa degli anni 2015, 2016, 2017, 2018.
Per il solo Trentino la cifra da restituire all’Amministrazione è pari a 46 milioni di euro, 2,2 miliardi di euro invece il complessivo nazionale.
Lo scorso gennaio, a recepimento del decreto legge 11 gennaio 2023, n. 4 “Disposizioni urgenti in materia di procedure di ripiano per il superamento del tetto di spesa per i dispositivi medici”, con una determina del dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali Giancarlo Ruscitti, l’Amministrazione provinciale aveva disposto il rinvio delle scadenze per i pagamenti dal 15 gennaio al 30 aprile 2023, adeguandosi quindi a quanto previsto a livello nazionale.
“Ci siamo subito mossi estendendo la finestra entro la quale è possibile effettuare i versamenti da parte delle aziende - le parole di Ruscitti -. Tuttavia sappiamo che la questione è delicata e come tale la stiamo trattando. Anche durante l’incontro che ieri il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore Stefania Segnana hanno avuto a Roma con il ministro della Salute Orazio Schillaci il tema è stato posto sul tavolo. Abbiamo chiesto al Governo, assieme alle altre regioni e province autonome, risposte concrete e definitive in tempi ragionevoli”.