Domenica, 05 Giugno 2022 - 17:01 Comunicato 1719

Parità ed empowerment femminile

FESTIVAL ECONOMIA TRENTO – Paola Severino, uno dei più affermati avvocati italiani, vicepresidente dell’Università Luiss, nominata dal premier Mario Draghi presidente della SNA, la Scuola nazionale della pubblica amministrazione, già ministra «tecnica» della giustizia, ha dato due consigli ai tanti giovani che l’hanno ascoltata a Palazzo Geremia: non perdere le occasioni e impegnarsi sempre.
Festival economia 2022: a Palazzo Geremia “Parità e valorizzazione dei talenti femminili” (Paola Severino, avvocato, vicepresidente dell’Università Luiss, presidente della SNA la Scuola nazionale della pubblica amministrazione, ministra «tecnica» della giustizia e Maria Latella giornalista di Sky)

«Quando iniziai a fare l’avvocato penalista a Roma, eravamo in due. Io e una collega più anziana. Una causa l’avvocato la vince se ha studiato più del pubblico ministero». Paola Severino sa che l’Italia non è un paese per donne, anche se piano piano stanno arrivando sempre più donne ai vertici: «L’handicap delle donne – ha detto l’avvocata – è di voler dimostrare sempre di essere all’altezza o di essere più brave degli uomini…». Ma a volte gli ostacoli per fare strada nella professione non sono solo i pregiudizi, ma anche gli algoritmi. Sì. Severino ha fatto un esempio: «Nella scuola nazionale di amministrazione alle prove preselettive solo il 28% dei promossi era donna. Agli scritti il 50%, infine agli orali il 100%. Ci siamo domandati perché. Ebbene, le prove erano pensate da uomini per uomini. Quando sono state ripensate, la percentuale delle donne promosse è salita al 40%».

Quanto alla politica e alle donne in politica, Paola Severino, a precisa domanda della giornalista Maria Latella di Sky, ha risposto di non essersi mai sentita una politica, nemmeno da ministra, ma una «civil servant», anche se «poi ho ricevuto diverse richieste di fare politica». Per Severino giovani e donne non devono certo essere presuntuosi e presuntuose, ma devono sapersi mettere alla prova e studiare modelli di leadership. Ci sono spesso pregiudizi sociali e familiari che frenano l’iscrizione delle ragazze a facoltà e percorsi di laurea in discipline informatiche, tecnologiche e scientifiche: sono solo il 18%, nel campo della cybersecurity meno del 10%. Settore in cui le prospettive di occupazione sono molto rosee: l’Agenzia italiana per la cybersecurity – ha annunciato la professoressa Severino – assumerà a breve 800 persone. Il 71% dei policy advisor che stanno nella macchina della politica sono uomini: la mentalità maschile della politica poi purtroppo si trasferisce negli altri settori.

In videoconferenza è intervenuta anche l’imprenditrice farmaceutica Diana Bracco: «Nel campo della parità femminile nel lavoro in Italia stiamo procedendo troppo piano. L’empowerment delle donne passa da meritocrazia e competenze. I due anni di pandemia hanno peggiorato la situazione. Ma se non c’è uguaglianza di genere non cresce il mondo. Con le donne nelle imprese migliora la produttività, la sostenibilità e diminuisce la corruzione del sistema. È dimostrato da dati e ricerche».

(db)


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