Alla conferenza stampa che si è tenuta oggi a Predazzo erano presenti anche il direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, Antonio Ferro, con il direttore del Dipartimento di Prevenzione di Apss Maria Grazia Zuccali. "Sappiamo che questo virus causa il cancro, per questo, come indicato dall'OMS, abbiamo previsto un percorso di eradicazione del virus - ha commentato il direttore Ferro - si tratta di un Piano innovativo, che è stato presentato recentemente al Ministero della Salute e che sarà studiato con l'ipotesi di farlo diventare un progetto pilota. Prevediamo - ha concluso Ferro - di coinvolgere circa 100.000 persone nell'arco di 4/5 anni e di aumentare la percentuale dei ragazzi e delle ragazze vaccinati, che attualmente è il 70%, fino al 90% come fissato dall'OMS".
In Italia si calcolano circa 4.400 casi di tumore all'anno causati dal papilloma virus, una cinquantina i casi in Trentino. Il piano di vaccinazione prevede la chiamata attiva: "Abbiamo iniziato le prime vaccinazioni contro il papilloma virus nel 2007, coinvolgendo in un primo tempo le ragazze e, successivamente, anche i ragazzi - ha spiegato Zuccali -. Nelle prossime settimane manderemo i primi inviti ai giovani che non si sono ancora vaccinati e poi affiancheremo questi inviti alle coorti di età chiamate con lo screening fino a concludere con le classi fra i 30 e i 40 anni. L'obiettivo è appunto di raggiungere il 90% di vaccinazioni fra i più giovani e per gli adulti di superare almeno il 50% del target".
L'intervista al direttore del Dipartimento di Prevenzione di Apss Maria Grazia Zuccali