Mercoledì, 22 Ottobre 2014 - 02:00 Comunicato 2666

Parte ufficialmente oggi, con il primo paziente trattato, l'attività clinica dell'Unità operativa di protonterapia di via al Desert
PROTONTERAPIA, TRATTATO OGGI IL PRIMO PAZIENTE

Trattato oggi a Trento il primo paziente dell'Unità clinica di protonterapia. Il paziente è stato individuato come idoneo in seguito ad una serie di approfondimenti diagnostici effettuati nei giorni scorsi. Il percorso terapeutico ha previsto, come da prassi, la stesura di uno specifico piano di trattamento personalizzato e la successiva esecuzione delle misurazioni fisiche indispensabili per assicurare l'accuratezza del trattamento.-

La procedura prevede che tutti i casi per i quali vi potrebbe essere indicazione alla terapia fisica con protoni vengano prima valutati dagli specialisti dell'Unità operativa e poi discussi collegialmente all'interno di un gruppo multidisciplinare, coordinato dal Dipartimento oncologico dell'Apss, la cui composizione varia in base alla patologia da curare.
Il trattamento standard dei pazienti seguiti dal Centro prevede la somministrazione di dosi multiple di radiazioni, effettuate con cadenza giornaliera, in base a quanto definito negli specifici piani di cura personalizzati.

Cos'è la protonterapia
Dal punto di vista clinico-medico la protonterapia costituisce un trattamento radiante di precisione con particelle pesanti (protoni) per pazienti affetti da patologie tumorali.
Per la erogazione della terapia è necessaria un'apparecchiatura di produzione delle particelle (ciclotrone) e un sistema di trasporto del fascio e di rilascio sul paziente (gantry) tecnologicamente avanzato.
Le caratteristiche fisiche dei fasci di protoni sono tali da poter rilasciare la dose sulla zona da trattare con estrema precisione risparmiando i tessuti sani circostanti.

Quali tumori vengono trattati
In linea di principio è trattabile qualsiasi tumore con potenziali vantaggi dosimetrici (e probabilmente clinici). In particolare il bersaglio principale è rappresentato da neoplasie complesse e di difficile irradiazione o usualmente poco rispondenti con le tecniche tradizionali, o dove il risparmio dei tessuti sani circostanti, particolarmente delicati, sia di vitale importanza.
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