"Un altro passo in avanti verso l'avvio della attività clinica". Così l'assessora alla sanità, Donata Borgonovo Re, ha commentato l'approvazione oggi, da parte della Giunta provinciale, di una delibera con la quale viene aggiornato l'elenco delle prestazioni di assistenza specialistica del sistema sanitario provinciale, introducendovi le prestazioni di protonterapia. "Si tratta – ha detto Borgonovo Re – di un ulteriore tassello per arrivare, a breve, alla piena operatività, del Centro di Protonterapia di Trento".
In questa fase, non essendo previste all'interno dei livelli essenziali di assistenza, tali prestazioni ad alto livello tecnologico, risultano riservate, quale livello aggiuntivo, ai residenti in Provincia di Trento da almeno tre anni, così come previsto dalla legge provinciale sulla tutela della salute. Per quanto riguarda l'accesso dei pazienti extra provinciali, sarà possibile con nulla-osta all'addebito da parte dei sistemi sanitari delle regioni di provenienza.
I pazienti previsti, in cura presso il centro trentino, sono circa 700 all'anno. 15.000 circa i trattamenti totali all'anno che saranno erogati.
Il centro potrà ospitare infine circa una cinquantina di pazienti al giorno.
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