Martedì, 29 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1469

Nel pomeriggio raggiungerà Campo Trento a San Felice sul Panaro, nell'Emilia nuovamente colpita dal terremoto
PROTEZIONE CIVILE, IL PRESIDENTE DELLAI ALLA COMMISSIONE AMBIENTE DELLA CAMERA

Proprio mentre una nuova scossa di terremoto colpiva questa mattina il Nord Italia, il presidente della Provincia autonoma di Trento, quale coordinatore per le Regioni e presidente del Comitato Paritetico in materia di protezione civile, partecipava a Roma, alla Camera dei Deputati, alla seduta della Commissione Ambiente chiamata ad esaminare il decreto prediposto dal Governo appunto in materia di protezione civile.
Il presidente Dellai ha esposto alla Commissione, a nome delle Regioni, i motivi della "netta contrarietà rispetto al decreto adottato dal Governo con particolare riferimento alla irragionevolezza di alcune previsioni riguardanti i limiti temporali dell'emergenza che non corrispondono minimamente alla realtà e all'estremo restringimento degli ambiti operativi della Protezione civile stessa. Comprendiamo bene che c'è necessità di massimo controllo rispetto alla spesa pubblica, così come è necessario superare dinamiche del passato che hanno portato la Protezione Civile ad occuparsi di tutto, spesso senza limiti di stanziamento. Tuttavia con questo decreto si raggiunge l'esatto opposto, con una Protezione Civile senza strumenti, senza risorse e con funzioni riferite al mero salvataggio delle persone a rischio".
Nell'illustrare i contenuti della posizione delle Regioni il presidente Dellai ha citato la difficile situazione di queste ore in Emilia: "Proprio questa esperienza - ha detto - fa drammaticamente emergere sul campo l'evidente insostenibilità del decreto adottato con riferimento all'esclusione dell'ambito operativo della Protezione Civile rispetto agli interventi di messa in sicurezza, ad esempio degli edifici industriali o storici".
Nel pomeriggio il presidente Dellai raggiungerà l'Emilia e in particolare il Campo Trento di San Felice sul Panaro per "esprimere ulteriore vicinanza a chi sta operando sul posto fin dai giorni della prima scossa e nel contempo per rafforzare i contatti con le autorità locali, impegnate a fronteggiare questo momento difficile. Il Trentino è già vicino alle genti dell'Emilia, lo sarà ancora di più".-