Venerdì, 04 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1159

Almeno tre i progetti interessanti su cui si lavora mentre continuano gli interventi per il rafforzamento patrimoniale delle imprese
PROGETTO "PRIVATE EQUITY", IL PUNTO IN GIUNTA ECONOMICA

La Giunta economica ha oggi fatto il punto sul progetto di "private equity" in provincia di Trento. L'obiettivo è far affluire nuovi capitali di rischio alle imprese trentine per accompagnare la nuova imprenditorialità e i processi di crescita aziendale. Fra le modalità possibili ed ammesse dalla Commissione europea, la Provincia autonoma di Trento aveva già scelto la via della costituzione di una nuova società d'investimento a partecipazione mista, con una presenza maggioritaria di investitori privati (banche, finanziarie ecc.) e con il socio pubblico, Trentino Sviluppo, in posizione di minoranza. Il capitale della società servirà per acquistare azioni di imprese trentine dotate di interessanti piani di sviluppo.-

Dopo che il primo bando, lanciato da Trentino Sviluppo per la ricerca dei partner privati, non é andato a buon fine perché le due offerte presentate non erano conformi (settembre 2011) è stata avviata una serie di incontri individuali con investitori, ottenendo almeno tre interessanti progetti. Il primo prevede di affiancare alla nuova società trentina di private equity (che nascerebbe con 10 milioni di capitale, di cui almeno metà privati e il resto di Trentino Sviluppo) una "società parallela" che si impegnerebbe a coinvestire in Trentino con fondi aggiunitivi rilevanti e servizi di sviluppo e tutoraggio. In pratica, a fronte di un capitale pubblico di 5 milioni, la finanza privata entrerebbe in campo con altri 10 milioni complessivi (moltiplicatore 2). Questo accordo di coinvestimento dovrebbe riguardare soprattutto le piccole e medie imprese per l'accompagnamento di progetti di crescita. La Giunta economica ha valutato e condiviso le linee di prosecuzione per l'attuazione del progetto.
Un'altra iniziativa presa in considerazione ha come obiettivo le iniziative di consolidamento territoriale, sulla base di una manifestazione di interesse della Cassa Centrale delle Casse Rurali, che già ha ottenuto la disponibilità di altri investitori locali.
Una terza iniziativa riguarda specificamente la nascita di nuove imprese nei settori ICT, servizi digitali e green economy, tramite fondi specializzati di "venture capital".
Nel frattempo, a fronte della necessità di rafforzamento patrimoniale delle imprese trentine, la Provincia non è certo stata a guardare. Sono state agevolate 586 imprese per prestiti partecipativi (che "anticipano" il provento finanziario di conferimenti di capitale diluiti nel tempo) per complessivi 212 milioni; con la legge finanziaria 2012 é stata approvata la deduzione dalla base imponibile IRAP (pari al 19,83%)per gli apporti di nuovo capitale proprio; sono poi nati due fondi ad hoc per il capitale di rischio, rispettivamente per la cooperazione (già concluse 5 operazioni per 3 milioni) e per le s.r.l. artigiane (costituito nel dicembre 2011 con 1 milione conferito dalla Provincia e 1 milione dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia). Dal dicembre 2010 è stato infine costituito da Trentino Sviluppo l'elenco dei partner finanziari, disponibili a condividere, con Trentino Sviluppo stesso, singole operazioni di partecipazione al capitale delle imprese trentine.
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