Lunedì, 04 Agosto 2014 - 02:00 Comunicato 1978

Riguarda le imprese che si impegnano a mantenere i propri occupati e che hanno esaurito il ricorso agli ammortizzatori ordinari
PROGETTI DI RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE, APPROVATO IL NUOVO "FONDO OLIVI"

Sostegno del tessuto imprenditoriale trentino e stabilizzazione dei livelli occupazionali di medie e grandi imprese industriali: la Giunta provinciale, su proposta del vice presidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, ha approvato oggi le nuove modalità d'intervento relative al contributo straordinario per progetti di riorganizzazione aziendale finalizzati alla stabilizzazione dei livelli occupazionali di medie e grandi imprese industriali ( il cosiddetto "fondo Olivi 2").
"Il modello è dato dal Fondo originariamente varato nell'ambito della manovra anticrisi - spiega il vicepresidente Olivi - che, lo ricordiamo, ha interessato 11.000 lavoratori in due anni. Oggi con questo nuovo strumento riproponiamo in sostanza lo stesso modello, con un sostegno mirato sulle aziende che, nonostante il perdurare della crisi, si impegnano a mantenere in forze i propri occupati, ma hanno già esaurito il ricorso agli ammortizzatori sociali. Sono aziende che stanno attraversando una fase di ristrutturazione e che in questo modo aiutiamo a ripartire, nella salvaguardia dei vincoli occupazionali".-

Il contributo straordinario previsto dal "Fondo Olivi 2" è volto al sostegno di imprese che, di fronte alla crisi, optano nell'ambito dei propri processi di riorganizzazione aziendale per il mantenimento dei livelli occupazionali, rinunciando cioè ai licenziamenti. Lo strumento è stato introdotto dalla Legge finanziaria di assestamento 2009 e ripreso da una norma del 2013 (che prevedeva interventi anticrisi a sostegno del sistema economico e delle famiglie).
Considerata la perdurante criticità della congiuntura economica, appare necessario sostenere le realtà aziendali solide che continuano a presidiare l'occupazione, anche attraverso il ricorso a contratti di solidarietà, come previsto nella precedente "edizione" del bando.
I progetti devono essere finalizzati al radicamento delle unità locali e alla salvaguardia dell'occupazione di realtà aziendali strutturate: per questo il contributo è indirizzato alle imprese con più di 40 dipendenti in presenza di un calo del fatturato superiore al 10%, che non possono attivare ammortizzatori sociali.
Ulteriore condizione necessaria è quella di aver stipulato un accordo sindacale che documenti l'impegno a radicare presso le proprie sedi operative, ubicate sul territorio provinciale, non meno di 30 unità lavorative.
La misura del contributo è fissata in € 1.000 per ogni dipendente (ULA) che viene mantenuto per un intero anno e in € 2.000 per due anni.
Le domande possono potranno essere presentate dal 1 settembre 2014 al 31 ottobre 2014 all'Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche.
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