Lunedì, 28 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1447

L'illustrazione tecnica oggi in Sala Depero e in videoconferenza con le sedi di alcune Comunità di valle
PRESENTATO ALLE COMUNITÀ E AI COMUNI IL NUOVO REGOLAMENTO PER GLI APPALTI

Omogeneità nell'applicazione delle norme da parte di tutti i soggetti pubblici, semplificazione, informatizzazione e standardizzazione delle procedure ma, soprattutto, uno strumento che dovrebbe consentire alle imprese locali, specie quelle medio-piccole, di inserirsi con maggiore successo nel mercato delle opere pubbliche in un momento di forte crisi, in particolare nel settore dell'edilizia. Questi gli elementi che caratterizzano in particolare il nuovo Regolamento di attuazione della legge provinciale sugli appalti (l.p. 26/1993 "Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti"), presentato stamane nella Sala Depero del palazzo sede della Provincia ed in videoconferenza alle Comunità di Primiero, Val di Fiemme, Valle di Sole, Vallagarina, Altipiani Cimbri e Paganella e del Comun General de Fascia dal vicepresidente ed assessore ai lavori pubblici Alberto Pacher. Ad illustrare nei dettagli tecnici ad un pubblico di segretari comunali, amministratori e funzionari il Regolamento di cui tanto si è parlato negli ultimi mesi, il dirigente generale del Dipartimento Lavori Pubblici Raffaele De Col, il dirigente del Servizio Appalti dell'Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti (APAC) Leonardo Caronna e le funzionarie Marina Gasperetti e Laura Bisoffi.-

Se il quadro dell'edilizia, uno dei più colpiti dalla crisi in atto, offre una visione preoccupante, è pur vero che qualche segnale positivo inizia a manifestarsi. "Stiamo osservando una ripresa abbastanza importante - ha affermato l'assessore Pacher - delle imprese trentine tra le aggiudicatarie degli appalti, con percentuali in crescita, a conferma che l'inserimento del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, con preminenza dell'elemento qualitativo del progetto e dell'esecuzione dei lavori, ha consentito di fare una certa differenza rispetto agli appalti affidati al massimo ribasso, dove a contare è invece solo l'elemento prezzo. Con questo regolamento abbiamo creato le condizioni per rendere più fluidi i processi, ora però occorre che vi sia una elaborazione dello stesso regolamento da parte di tutti gli interlocutori. Si tratta di uno strumento che consente una omogeneità di comportamenti, su tutto il territorio provinciale, da parte delle amministrazioni locali, a patto però che tutti si rendano conto che il momento che stiamo attraversando richiede la piena consapevolezza comune dell'importanza di mantenere in tensione il sistema. Sempre più le nostre risorse, infatti, deriveranno da ciò che sappiamo produrre, retrocedere dalla nostra capacità di produrre PIL metterebbe in gioco il mantenimento dei livelli occupazionali e di sicurezza sociale della nostra comunità".
Anche nelle parole di Pacher ritorna dunque l'appello, in più occasioni espresso dal presidente Dellai, affinchè cresca la consapevolezza della gravità della crisi e della necessità che "tutti facciano la propria parte", perchè - queste le ultime parole di Pacher oggi in Sala Depero - "fare un po' di più e meglio è possibile".

Da oggi il regolamento, nato in seno al Tavolo per gli appalti, elaborato sulla base della sentenza della Corte Costituzionale che ha affermato, in virtù dello Statuto di autonomia, la potestà legislativa della Provincia in materia di lavori pubblici, ed approvato l'8 maggio scorso dalla Giunta provinciale, entra nella sua fase applicativa sperimentale (che si concluderà a fine anno). Si tratta dunque - come ha specificato l'ingegner De Col - di un documento "vivo", migliorabile, e che dovrà essere mano a mano innovato sulla base dell'andamento economico, degli aggiornamenti normativi che arriveranno dallo Stato e delle osservazioni che arriveranno dai Comuni. Per questo il Tavolo Appalti rimarrà quindi un tavolo aperto. Un regolamento che certo si muove in coerenza con il quadro normativo nazionale e comunitario ma che - come ha detto ancora Pacher - "si spinge fino a dove può, introducendo una serie di rilevanti elementi innovativi".

Le novità - illustrate più nel dettaglio nel pdf allegato - riguardano sia la fase di progettazione (controllo dei tempi di realizzazione dell'opera, centralità della progettazione nell'opera pubblica, affidamenti degli incarichi professionali), sia la scelta del contraente negli appalti (lavori sequenziali, utilizzo degli strumenti informatici, omogeneizzazione e semplificazione delle procedure e degli atti di gara, scelta dei concorrenti nelle procedure negoziate, criteri dell'offerta economicamente più vantaggiosa, modalità di affidamento dei cottimi, offerte anomale), i pagamenti agli esecutori (subappalto) come pure la tutela dei lavoratori. (cz)

Immagini a cura dell'Ufficio Stampa
-