Lunedì, 09 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 2074

Oggi la visita e l'incontro con il presidente Lorenzo Dellai
PRESENTATO ALL'ONOREVOLE GARDINI IL MODELLO DI PROTEZIONE CIVILE DEL TRENTINO

Il modello trentino di protezione civile, basato su una forte integrazione fra corpi permanenti e volontari e sulla presenza capillare sul territorio di uomini, mezzi, strutture, è stato al centro della visita odierna dell'onorevole Elisabetta Gardini, eurodeputata relatrice per la Protezione civile al Parlamento europeo. In mattinata l'onorevole Gardini ha incontrato il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. A seguire, nella Sala di piena della Protezione civile, il dirigente del settore Roberto Bertoldi ha proseguito l'illustrazione del sistema trentino nelle sue diverse articolazioni, anche con una simulazione di un evento di piena.
Quindi una visita al Nucleo Elicotteri di Mattarello e al centro di Marco di Rovereto, dove l'onorevole ha incontrato i presidenti delle associazioni di volontariato convenzionate. L'onorevole Gardini a sua volta ha spiegato quali siano le coordinate lungo le quali si sta muovendo l'Unione europea, che vanno verso la creazione di una rete interstatale e di un centro di coordinamento unico. Nell'auspicare che oltre agli stati anche le regioni possano avere un ruolo importante in questo disegno, Dellai ha assicurato la massima collaborazione del Trentino anche a livello europeo.
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"La protezione civile del Trentino costituisce un modello di matrice mitteleuropea, presente in molte parti d'Europa, basato su un forte legame fra comunità e territorio, sulla valorizzazione del volontariato, sulla prevenzione e la formazione degli operatori, anche di là delle emergenze. E' un sistema caratterizzato da una forte integrazione fra vigili del fuoco permanenti, circa 120, e circa 7000 vigili del fuoco volontari complessivi, di cui 5200 operativi, distribuiti in 239 corpi, ognuno con una propria caserma, che costituisce un punto di riferimento importante per l'intera comunità, e in 13 distretti. In questo quadro il volontariato organizzato è un'espressione del ruolo e delle funzioni dell'ente pubblico, posto in essere però dalla società civile. Solo così è possibile presidiare in maniera capillare un territorio così complesso per 365 giorni all'anno. A queste forze si aggiungono i volontari delle diverse associazioni integrate nel sistema di protezione civile, dal Soccorso alpino alla Croce rossa, dai Cani da valanga con i loro addestratori agli Psicologi per i popoli. Il nostro, insomma, è un sistema diametralmente opposto a quello statale, un sistema cresciuto su base territoriale e fondato sulla valorizzazione delle risorse e delle competenze locali." Questo in breve sintesi lo scenario illustrato stamani dal presidente Dellai all'onorevole Gardini, giunta in Provincia poco prima delle 10.
"Credo - ha detto ancora Dellai - che in Italia si dovrebbe regionalizzare il corpo dei Vigili del Fuoco e favorire un percorso di crescita del volontariato organizzato. Se non andiamo in questa direzione rinunciamo ad una protezione civile che sviluppa e si aggiorna giorno dopo giorno, facendo maturare lungo il suo cammino la cultura del volontariato."
"In Europa - ha detto l'onorevole Gardini - la situazione è molto diversificata da paese a paese. A Bruxelles abbiamo adottato un documento con le linee guida di riforma del sistema che, pur fra alcune resistenze, punta alla creazione di un modello 'a rete' nel quale gli stati mettono volontariamente a disposizione, in via preventiva, risorse umane e materiali che poi vengono attivate al momento del bisogno. Il tutto coordinato da una centrale unica, e ponendo attenzione anche agli aspetti della prevenzione e della ricostruzione."
La visita è proseguita nella sede di via Vannetti e quindi a Mattarello presso il Nucleo elicotteri, dove sono state illustrate all'ospite le modalità di intervento del Soccorso alpino, anche con l'ausilio dei due nuovi elicotteri Aw 139. Infine il campo di addestramento di Marco di Rovereto, dove l'onorevole Gardini ha incontrato i rappresentanti delle varie associazioni di volontariato: Alberto Flaim, presidente della Federazione Vigili del fuoco volontari del Trentino, Giuliano Mattei, per i Nu.Vol.A. (Nuclei volontari alpini), Alessandro Brunialti per la Croce Rossa, Nicola Canestrini per la Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe, Katia Civettini per gli Psicologi per i popoli e Roberto Bolza, presidente del Soccorso alpino e speleologico trentino.
Brunialti ha illustrato l'operato dei 3.700 soci (di cui 3.500 attivi) di Croce Rossa, e Mattei quello dei circa 600 Nuvola, attivi in questo periodo anche in Emilia Romagna per la gestione del campo allestito per gli sfollati a San Felice sul Panaro. Flaim a sua volta ha ripercorso la storia dei Vigili del fuoco volontari, passando per il primo Statuto di autonomia e la successiva legge del 1954, che ha stabilito che ogni Comune del Trentino si dotasse di un nucleo di Vigili, integrato dal corpo permanente con sede a Trento. "Il nostro volontariato - ha detto - è totalmente gratuito. Realizziamo circa 30.000 interventi con il coordinamento della Provincia autonoma, che cura anche la formazione permanente."
Bolza ha presentato il prezioso operato dei 620 operatori e tecnici attivi del Soccorso alpino e speleologico (a cui si aggiungono altri 200 addetti nei servizi di informazione e ausiliari) e Civettini quello degli Psicologi per i popoli - 50 iscritti di cui 35 al momento operativi - facenti parte di una federazione nazionale e attivi anch'essi in Emilia nonché in situazioni di suicidi, incidenti stradali e altri analoghi eventi che producono un impatto sul territorio.
Canestrini infine ha presentato la Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe, anche con una dimostrazione con due cani, uno da ricerca in superficie e uno molecolare (ovvero che lavora sulla molecola dell'odore).
L'onorevole Gardini ha auspicato una ancora più stretta collaborazione, in futuro, fra la Protezione civile trentina e le istituzioni europee, auspicio prontamente raccolto dal presidente Dellai che ha assicurato l'apporto del Trentino nello sviluppo del dibattito sul futuro della protezione civile comunitaria.

Foto e immagini video a cura dell'ufficio stampa.
All: audiointervista all'onorevole Gardini.

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