Mercoledì, 18 Dicembre 2013 - 02:00 Comunicato 3537

Oggi all'ospedale Santa Chiara di Trento
PRESENTATA LA RISTRUTTURAZIONE E LA RIORGANIZZAZIONE DI MEDICINA INTERNA E REUMATOLOGIA

"Un lavoro importante ideato, realizzato e operativo, con un minimo intervento edilizio ma un grande sforzo organizzativo" con queste parole il direttore generale dell'Azienda sanitaria Luciano Flor ha presentato, di fronte a numerosi operatori sanitari ringraziati sinceramente, la riorganizzazione e la ristrutturazione del 6 piano dell'ospedale Santa Chiara di Trento.-

"Un servizio che viene dato ai pazienti all'interno di un progetto che parte da lontano - ha continuato Flor - perché cambiamenti di questo tipo non si fanno in un giorno ma necessitano di integrazione e forte volontà di superare gli inevitabili ostacoli in una logica di sistema. Tutti hanno collaborato e si sono impegnati lavorando insieme e a tutti va il mio sentito ringraziamento. Al Santa Chiara vi sono numerosi cantieri, una decina, nei quali si lavora e si fa quello che serve nel più breve tempo possibile, qui si realizza un nuovo modello di assistenza che rinforza la relazione con i malati e che renderà più efficace anche il percorso di cura".
"Questo intervento - ha confermato Mario Grattarola, direttore dell'ospedale Santa Chiara di Trento - rende più accessibile, più fruibile e anche più bella la nostra struttura e la presentazione di oggi è un bel regalo di Natale, paragonabile alla inaugurazione dello scorso anno di Villa Igea".
"Mi preme sottolineare alcuni aspetti - ha continuato Grattarola - i letti di degenza sono distribuiti e siamo riusciti in questo modo a dare un moderno confort ai nostri pazienti, nello stesso tempo l'area di degenza della medicina e della reumatologia sono tutte su questo piano, il che rende tutto più funzionale. Il nuovo modello assistenziale con l'alta intensità di cura darà anche risultati positivi non solo sul piano organizzativo ma anche nel percorso di cura dei nostri malati".
E' quindi toccato a Walter Spagnolli,direttore dell'U.O. di medicina interna, che nel ringraziare nuovamente tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto, ha descritto la riorganizzazione della medicina interna:
U.O. di medicina interna è un struttura organizzativa complessa formata da:
- Degenza di medicina interna: 69 pl allocata 6' piano dell'Ospedale di Trento
- Sezioni di ematologia e di malattie infettive con rispettive degenze, ambulatori e DH
- Degenza con letti funzionali per l'U.O. di reumatologia
- Centro diabetologico
- Servizio di endocrinologia
- Ambulatori per l'ipertensione arteriosa, la dislipidemia/obesità e l'ecografia cardiovascolare
- Attività di DH internistico e reumatologico
U.O. fortemente integrata con le altre UUOO ed i servizi dell'Ospedale, in particolare il pronto soccorso e medicina di urgenza e la cardiologia e collegata con l'Università di Verona per le Specialità in medicina interna, diabetologia ed endocrinologia, ematologia e malattie infettive.
La riorganizzazione e la ristrutturazione ha riguardato l'area di degenza della U.O. nell'ambito della quale è stato realizzato il modello assistenziale per intensità di cura: l'area eroga attività in urgenza h 24 accogliendo 2000 – 2500 ricoveri anno, tra le patologie più frequentemente ricoverate risultano essere quelle cardiovascolari, oncologiche, pneumologiche, infettivo logiche e reumatologiche.
La finalità della riorganizzazione e della ristrutturazione è stata quella di:
migliorare l'assistenza ai pazienti erogando le cure necessarie in base alla gravità clinica, un'assistenza fortemente incentrata sui bisogni dei pazienti nell'ambito di una valutazione globale della persona
superare i limiti strutturali precedentemente esistenti legati alla disposizione su più piani delle stanze di degenza e legati alla presenza di stanze a sei letti molte della quali senza bagno e rinnovare l'evidente vetustà della veste ambientale
superare la separazione strutturata e quindi organizzativa tra le UUOO coinvolte (medicina interne e reumatologia) per permettere integrazione, sussidiarietà e sinergia nelle attività.
La necessità di un cambiamento della assistenza in degenza in medicina interna verso un modello per intensità di cura rispetto alla precedente assistenza di tipo "indifferenziato" deriva da un lungo percorso di discussione e confronto fatta in ambito aziendale e SOP e di dipartimento medico:
riflessioni basate sulla analisi storica dei dati di migliaia di ricoveri per acuti dell'area medica ospedaliera provinciale (Obiettivo provinciale N. 8/2008)
la presa d'atto del cambiamento nel tempo della tipologia dei pazienti che accedono al ricovero ora complessi e polipatologici con i problema clinico acuto che necessitano di un approccio globale
la coscienza un cambiamento in atto nell'organizzazione ospedaliera e la presa visione di altre realtà italiane con esperienze specifiche nel modello assistenziale per intensità di cura
la necessità di sperimentare l'efficacia e l'efficienza di un nuovo modello organizzativo in una grande area medica dell'Ospedale di Trento (UUOO di medicina interna e di reumatologia)
Il lavoro dal settembre 2012 ad oggi si è sviluppato secondo due direttrici, da un lato la programmazione e la realizzazione della ristrutturazione logistica del reparto e dall'altro preparando l'organizzazione ed il personale al nuovo modello assistenziale da adottare; passaggio è stato molto importante, cruciale e impegnativo realizzato con una forte tensione e responsabilizzazione al cambiamento che ha necessitato di un intenso coinvolgimento dei medici, dei coordinatori infermieristici e del personale infermieristico e sanitario con grande sforzo e grande disponibilità. Sono stati fatti oltre 100 incontri preparatori per impostare le nuove modalità di gestione di malati acuti. E' un percorso in atto appena iniziato ma già del tutto operativo, che sarà adattato nel suo sviluppo in base alle criticità che emergeranno "sul campo."
A chiudere gli interventi è stato il direttore dell'U.O. di reumatologia Giuseppe Paolazzi che ha spiegato come: "La logica di questa organizzazione è quella centrata sul paziente, anche specialistico reumatologico e delle sua necessità clinico ed assistenziali, dislocando risorse differenziate in base alla priorità dei suoi bisogni.
La nuova organizzazione non svaluta ma rafforza la componente specialistica e la sicurezza clinica del paziente con problemi reumatologici nel senso di farlo entrare in una organizzazione che differenzi le sue necessità cliniche preservando il ruolo insostituibile specialistico del reumatologo nelle varie aree di intensità clinica. La Reumatologia di Trento è Hub provinciale di riferimento per questo settore. La nuova organizzazione dovrebbe garantire la possibilità che malati anche complessi Reumatologici del nostro territorio trovino ancora più piena risposta ai bisogni clinici che presentano.
Un giro al settimo piano, sotto la guida del direttore dell'U.O. di nefrologia Giuliano Brunori per vedere l'installazione in ogni camera dei 13 televisori regalati al reparto dall' ANED, associazione nazionale di emodializzati, ha concluso la mattinata. (s.ch.) -