Martedì, 03 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 1980

Incontro di approfondimento con le parti economiche e sociali oggi in Provincia
POLITICHE PER LA CRESCITA E L'OCCUPAZIONE

Prosegue senza sosta il lavoro della Giunta Provinciale di Trento per presidiare le politiche varate a sostegno della crescita e dell'occupazione. Dopo l'incontro dei primi di giugno, oggi seconda tappa del confronto con le rappresentanze imprenditoriali e sindacali, gli istituti di credito e i Confidi per una riflessione congiunta sulle prospettive di sviluppo del Trentino, con l'obiettivo di assicurare un corretto orientamento alla manovra di bilancio per il 2013, che dovrà essere approvata entro fine anno. Al centro dell'attenzione le azioni e gli interventi prioritari, strutturali e di emergenza per le imprese, il lavoro, i giovani, le famiglie. Due le linee lungo le quali si è mossa e continuerà a muoversi la Provincia: la strategia di medio-lungo periodo volta a rilanciare la crescita del sistema e dell'occupazione, con provvedimenti di carattere strutturale; le misure urgenti con effetti nel breve periodo, per fare fronte ai problemi contingenti della crisi ancora in atto. In tale strategia, la priorità trasversale è rappresentata dai giovani, soggetti fondamentali per lo sviluppo, ai quali vanno assicurate solide prospettive per il futuro.-

Vediamo in sintesi i principali interventi previsti dalla manovra economico-finanziaria per il 2012 e dalle recenti disposizioni normative, già realizzati o in corso di realizzazione, così come raccolti in un documento discusso oggi con le parti economiche e sociali. Come si vedrà, l'insieme delle misure messe a punto è molto articolato e capillare e riguarda praticamente tutti i settori dell'economia e della società trentina, con particolare riguardo a quattro macro aree di interesse: le imprese, il lavoro, i giovani e le famiglie. Alla manovra 2012 si sono aggiunti in primavera, come noto, due ulteriori interventi normativi, ovvero gli Interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie (L. 9 del 16 maggio 2012) e gli Interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino (L. 10 del 31 maggio 2012).
Per quanto riguarda le imprese si punta a stimolare la competitività e l'innovazione, a ridefinire il sistema degli incentivi, a rafforzare il sostegno patrimoniale e le garanzie di liquidità (per esempio con la tempestività dei pagamenti da parte di tutti gli enti pubblici), ad attenuare la pressione fiscale e a semplificare gli adempimenti e gli oneri amministrativi. Di rilievo, è stato definito un pacchetto di misure per l'internazionalizzazione delle imprese trentine e la qualificazione dell'offerta dei servizi da parte dell'amministrazione.
Per il lavoro in generale sono stati stabilizzati gli interventi di sostegno al reddito per favorire il re-ingresso nel mercato e quelli di sostegno per i soggetti deboli o svantaggiati. E' stata potenziata la rete provinciale dei servizi per il lavoro e incrementata la dotazione finanziaria per le nuove iniziative imprenditoriali. Entro tre mesi dall'approvazione della riforma statale, è prevista la definizione del disegno di legge provinciale in materia di lavoro. La Provincia ha stanziato sul bilancio pluriennale circa 70 milioni di euro per interventi sulla politica del lavoro da attuarsi entro il 2013, prevedendo specifiche misure per affrontare la crisi occupazionale in particolare dei giovani e delle donne.
Le linee di impostazione della manovra economico-finanziaria per il 2012, in continuità con le scelte definite in sede di Giunta programmatica del gennaio 2011 e in coerenza con la strategia di legislatura, hanno già individuato nei giovani una priorità trasversale, che coniuga gli obiettivi della crescita e della coesione sociale.
Queste misure si collocano all'interno di un quadro di interventi sistematici della Provincia riguardanti l'istruzione, la formazione di nuove famiglie, l'abitazione e i servizi di custodia e cura dei minori. Nel loro insieme, tutte queste misure intendono realizzare concretamente il principio di equità nei confronti di un gruppo sociale – quello dei giovani, appunto – che è certamente quello maggiormente penalizzato dalle politiche messe in atto, non solo nell'ultima fase storica, dal governo centrale in materia di bilancio, misure previdenziali e regolazione del mercato del lavoro.
La promozione del benessere familiare e della natalità, oltre alla volontà di non incidere con ulteriori oneri sul reddito, sono le misure principali di riguardo per le famiglie. Nell'ambito del welfare si vuole assicurare un'offerta adeguata e integrata dei servizi sanitari sul territorio e supportare il progressivo spostamento dell'assistenza dall'ambito residenziale a quello domiciliare. Per quanto riguarda la semplificazione dell'accesso ai servizi, dal 1' luglio 2012 la Giunta ha disposto l'attivazione di una "domanda unica" per le agevolazioni tariffarie di interesse familiare (trasporto alunni, mensa scolastica, asili nido, contributi a sostegno del reddito).

Qui di seguito vengono esaminati i singoli provvedimenti, distinti per voci.

PER LE IMPRESE

- L'uso della domanda pubblica per stimolare la competitività e l'innovazione del sistema delle imprese con:

§ il sostegno agli investimenti pubblici in settori e ambiti innovativi e ad elevata produttività (fra cui nei campi delle ICT, del risparmio energetico e dell'edilizia sostenibile);

§ l'avvio di progetti di innovazione che favoriscano la collaborazione tra centri di ricerca e imprese e lo sviluppo di filiere produttive e distretti, con la creazione di "Laboratori territoriali";

§ il ricorso ad "appalti pre-commerciali", in particolare per l'attuazione dei progetti di innovazione.

- La revisione degli incentivi alle imprese, con la definizione dei criteri attuativi della nuova legge di riforma del sistema, informandoli a principi di selettività e indirizzandoli sulle priorità che consentono di rafforzare la competitività del sistema produttivo, tra cui la formazione delle reti di impresa, lo start up di nuove imprese, l'internazionalizzazione e la crescita dimensionale.

- La prosecuzione degli interventi per il rafforzamento patrimoniale delle imprese. In particolare le imprese che tra il 2009 ed il 2010 hanno avuto accesso agli interventi a sostegno dei prestiti partecipativi sono state oltre 500, per più di 200 milioni di finanziamenti. Lo strumento, scaduto a fine 2010, diventerà intervento ordinario con procedura "a sportello".
Per favorire l'afflusso di nuovi capitali di rischio, inoltre sono già stati attivati appositi fondi per la capitalizzazione delle imprese cooperative, tramite Cooperfidi, e per le imprese artigiane, tramite la Cooperativa artigiana di garanzia; sono in corso di definizione, tramite Trentino sviluppo S.p.a., ulteriori strumenti di privaty equity, attraverso la costituzione di una nuova società d'investimento a capitale misto pubblico
E' stata anche introdotta, con la finanziaria 2012, una forma di detassazione degli utili reinvestiti in azienda, mediante un'agevolazione IRAP.

- La prosecuzione degli interventi per garantire liquidità alle imprese e facilitare l'accesso al credito, attraverso:

§ la tempestività dei pagamenti di tutti gli enti del settore pubblico provinciale;

§ il potenziamento degli interventi di garanzia dei Confidi, con la riorganizzazione dei rapporti Confidi – banche, in corso di definizione da parte dei soggetti interessati nell'ambito del Tavolo del credito;

§ la riproposizione dell'intervento di Cassa del Trentino di sostegno alla liquidità degli istituti locali per incrementare le risorse da finalizzare al credito delle imprese locali;

§ l'attivazione presso i Confidi di un fondo rischi speciale per agevolare l'accesso al credito da parte delle imprese per l'anticipazione di contributi provinciali in annualità.

La Giunta provinciale ha deliberato fra l'altro, lo scorso 22 giugno, l'istituzione presso i Confidi presenti in provincia di Trento di uno specifico fondo destinato alla garanzia di operazioni di finanziamento per l'anticipazione di contributi in annualità riferite a investimenti completati nel periodo 2008-2012, con un primo plafond di finanziamenti destinato all'anticipazione dei contributi pari a 50 milioni di euro.

- L'utilizzo della leva fiscale per orientare e stimolare i comportamenti virtuosi delle imprese

§ Interventi ordinari
La manovra 2012 ha confermato tutte le agevolazioni IRAP già in essere.
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§ Interventi aggiuntivi
La manovra 2012 ha previsto ulteriori agevolazioni, cumulabili alle precedenti.
La legge 9 Interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie ha inoltre previsto, per l'attenuazione della pressione fiscale sulle imprese, una ulteriore riduzione dell'IRAP, diversificata in relazione all'impatto diretto e indiretto dell'incremento della pressione fiscale nei settori economici.

- La semplificazione degli adempimenti e la riduzione degli oneri amministrativi attraverso numerosi interventi, tra cui l'estensione della SCIA, l'obbligo di acquisire d'ufficio il DURC, l'attivazione dello sportello unico telematico per le attività produttive e del portale Sportello impresa che consente la presentazione telematica delle domande di incentivo, la predisposizione di una banca dati unica degli esercizi pubblici, turistici e commerciali condivisa, la prosecuzione delle attività di misurazione degli oneri amministrativi con estensione alle procedure edilizie. Per i cittadini è prevista una domanda unica per l'accesso ai benefici regionali e provinciali a favore della famiglia e la semplificazione delle procedure amministrative. Dal mese di aprile è disponibile il portale dei servizi on line al cittadino che consente l'accesso personale ad una serie di strumenti sia di consultazione e ricerca sia di dichiarazione e aggiornamento della propria posizione lavorativa, immobiliare o di salute (cartella sanitaria on line).

- Le misure per l'internazionalizzazione delle imprese
La Giunta provinciale ha definito un pacchetto di dieci misure per favorire l'internazionalizzazione delle imprese trentine. Nello specifico, si prevede:

1. la promozione di filiere e reti di aziende, con il coordinamento di Trentino Sviluppo
2. l'attivazione di un sistema di buoni multiservizi per l'internazionalizzazione
3. l'istituzione di un albo di soggetti consulenti per l'internazionalizzazione
4. l'attivazione di nuovo fondo provinciale per il credito all'export
5. l'istituzione di bandi per la formazione internazionale dei professionisti trentini
6. la sottoscrizione di accordi con le banche internazionali attive in Trentino che possono supportare attività di business locale nei mercati internazionali
7. l'avvio, attraverso Trentino sviluppo S.p.a., di un piano di attrazione di insediamenti esteri e di nuove start up
8. il rafforzamento delle relazioni sociali, culturali, ed economiche tra il Trentino e le collettività dei trentini all'estero
9. la messa a disposizione alle imprese di "export manager"
10. l'introduzione, con la legge provinciale n. 10 del 2012, di incentivi per l'assunzione di risorse umane, con gli adeguati profili professionali, da destinare alle operazioni all'estero.

- La qualificazione e il rafforzamento dell'offerta di servizi reali alle imprese, attraverso il potenziamento dei servizi, soprattutto di carattere innovativo, collegati all'attrazione di nuove imprese, alla nascita d'impresa, al trasferimento tecnologico tra imprese, centri di ricerca e di alta formazione, nonché per l'internazionalizzazione del sistema delle imprese

§ per i servizi offerti dal pubblico

E' in corso la revisione degli attuali modelli organizzativi delle attività e delle funzioni svolte dalle società controllate dalla Provincia. Si prevede, in particolare, l'accorpamento delle società con la creazione di poli unitari per settori omogenei di intervento.

§ per il sostegno dell'acquisizione di servizi innovativi da parte delle imprese

La legge provinciale 12 del 2011 ha riformato in modo particolare il sistema di incentivazione relativo ai servizi alle imprese, non soltanto inserendo nella legge unica gli aiuti prima previsti nella legge provinciale 17 del 1993, ma prevedendo anche nuovi strumenti agevolativi. Tra le nuove forme di incentivo rientrano, oltre a quelle per il sostegno alla nuova imprenditorialità femminile e giovanile, agli incentivi per il passaggio generazionale e alla promozione dell'internazionalizzazione delle imprese, ulteriori strumenti, quali, in particolare, le agevolazioni per la costituzione delle reti di impresa, anche transregionali e transnazionali. Le relativa disposizioni attuative sono in corso di definizione da parte dalla Giunta provinciale.

§ per i servizi privati

Si intende promuovere la qualificazione delle attività e dei servizi professionali, con specifici interventi introdotti con la legge provinciale 10 del 2012. In particolare, per gli anni 2012-2014 è prevista la concessione di contributi ai professionisti singoli o associati per il finanziamento di progetti di aggregazione di attività e di servizi professionali e per l'avvio di attività e servizi innovativi anche a elevata qualificazione, in grado di operare nel mercato anche internazionale. Una particolare attenzione è rivolta a promuovere il potenziale dei giovani professionisti fino ai 35 anni.

- Il sostegno al settore delle costruzioni, in particolare attraverso:

§ investimenti per la razionalizzazione e la riqualificazione energetica degli edifici provinciali.

§ interventi per la riqualificazione energetica degli altri edifici pubblici, attraverso l'apposito fondo costituito da parte di istituti di credito locali, per un ammontare complessivo di risorse pari a circa 60 milioni di euro, e con la previsione di un contributo a carico della Provincia nella misura massima del 20% della spesa dell'intervento, a favore degli enti pubblici proprietari degli edifici.

§ sostegno al risanamento e riqualificazione energetica della "prima casa", attraverso la concessione di un contributo pari al 30% della spesa ammissibile (incrementabile per le giovani coppie al 40%), per interventi di ristrutturazione che consentono una riduzione del consumo energetico dell'unità abitativa (per il finanziamento dell'intervento sono stanziati sul bilancio pluriennale 45 milioni di euro, ripartiti a livello di Comunità. Un terzo delle risorse del fondo è riservata alle giovani coppie).

§ costituzione di un fondo presso i Confidi per agevolare, attraverso il rilascio di garanzie, l'accesso al credito per la prima casa
Tale intervento è stato ulteriormente rafforzato con la recente legge 19, con l'ampliamento delle tipologie di investimento per le quali è consentito l'accesso al fondo di garanzia, consentendo, oltre all'acquisto, anche la ristrutturazione dell'immobile da destinare ad abitazione principale. Inoltre, sono state rese più flessibili le modalità di gestione del fondo di garanzia, con la possibilità di individuare un ente gestore, nei limiti stabiliti dalla Giunta provinciale.

§ realizzazione di nuovi alloggi a canone moderato, con l'apporto di capitali esterni (Costituzione del "Fondo housing sociale Trentino",) nonché approvazione dei relativi criteri per la partecipazione e gestione del Fondo. Sono in corso le procedure di gara per la selezione della Società di gestione del risparmio (S.G.R.) che avrà il compito di gestire il fondo.

§ nuovo regolamento attuativo della L.p. 26/1993 dei lavori pubblici d'interesse provinciale, emanato con decreto del presidente della Provincia 11 maggio 2012, n. 9-84/Leg.
In particolare, il nuovo regolamento punta ad assicurare omogeneità nell'applicazione delle norme da parte di tutti i soggetti pubblici, semplificazione, informatizzazione e standardizzazione delle procedure ma, soprattutto, dovrebbe consentire alle imprese locali, specie quelle medio-piccole, di inserirsi con maggiore successo nel mercato delle opere pubbliche.

§ nuovo disegno di legge, approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 1138 del primo giugno 2012, di adeguamento della legislazione provinciale in materia di appalti, a seguito della recente emanazione di una pluralità di disposizioni da parte dello Stato.

§ misure per accelerare le procedure di finanziamento degli interventi; un apposito gruppo di lavoro provvederà ad individuare gli interventi di semplificazione e le verifiche necessarie all'accelerazione delle procedure stesse.

§ introduzione di misure per la rapida mobilitazione delle risorse provinciali destinate alla realizzazione di opere di Comuni e Comunità, secondo quanto previsto dalla legge 10 del 2012. In particolare con l'istituzione di tavoli tecnici a livello territoriale, con il compito di individuare gli interventi appaltabili entro il 2014 e di definire un cronoprogramma per la realizzazione delle opere.

§ ulteriori misure per contribuire al rilancio del settore edilizio. Nei Comuni che ancora non si sono adeguati - attraverso una modifica del proprio Piano regolatore - alla disciplina prevista dalla legge 15 del 2005, la legge provinciale 10 consente, nel periodo 2012-2014, il cambio diretto di destinazione d'uso dei volumi non residenziali esistenti, fino al limite massimo del 50 per cento del volume e nel rispetto delle altre previsioni del Piano regolatore generale.

PER IL LAVORO IN GENERALE

- La stabilizzazione degli interventi di sostegno al reddito, introdotti con la manovra anticrisi. Tale previsione poggia sul principio di condizionalità, che rafforza il collegamento tra le prestazioni di sostegno al reddito e gli interventi di politica attiva, al fine di favorire il re-ingresso nel mercato del lavoro e promuovere una responsabilizzazione verso utilizzi non assistenziali dei benefici di carattere economico. Nel dicembre 2011 è stato firmato un Protocollo d'intesa tra Provincia e le parti sociali per estendere al 2012 le azioni per affrontare l'emergenza occupazionale conseguente alla crisi economica e gli ammortizzatori in deroga.

- La prosecuzione degli interventi con finalità di sostegno occupazionale per soggetti deboli o svantaggiati, con particolare riferimento:

§ al "Progettone": la nuova situazione del mercato del lavoro e i maggiori limiti di età previsti per il pensionamento hanno, peraltro, reso necessaria una verifica e la successiva revisione dei relativi criteri di accesso, anche per garantire la sostenibilità finanziaria dell'istituto. Tali nuovi criteri, approvati dalla Commissione provinciale per l'impiego il 21 dicembre 2011, sono entrati in vigore il 1' febbraio 2012. Attualmente sono coinvolti nelle attività del "Progettone" oltre 1.300 lavoratori. E' prevista la possibilità di inserire in tali attività ulteriori soggetti segnalati dalla Commissione provinciale per l'impiego, in relazione alle risorse finanziarie disponibili.

§ ai progetti per l'accompagnamento all'occupabilità, attraverso lavori socialmente utili, previsti dal Documento di politica del lavoro per il triennio 2011-2013. La Giunta provinciale, su proposta della Commissione provinciale per l'impiego, ha recentemente elevato il numero massimo delle opportunità occupazionali attivabili, rideterminandolo per l'anno 2012 nella misura di 1.225 unità.

- Il potenziamento della rete provinciale dei servizi per il lavoro, con il concorso di operatori esterni e accreditamento.

- Il sostegno alla creazione di iniziative imprenditoriali mediante seed-money. La Giunta ha deciso di incrementare a circa 5 milioni di euro la dotazione finanziaria per accogliere tutte le proposte di avvio di iniziative e lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali ritenute ammissibili nel bando approvato nel 2011 e gestito da Trentino Sviluppo. Da segnalare che la maggior parte dei proponenti ha un'età media di 28/30 anni e un peso significativo rivestono le proposte nei settori ICT, energie rinnovabili e tutela ambientale.

- L'attuazione del nuovo Documento di politica del lavoro per il triennio 2011 – 2013. La Provincia ha stanziato sul bilancio pluriennale circa 70 milioni di euro per gli interventi di politica del lavoro realizzati dall'Agenzia del Lavoro, inclusi quelli a cofinanziamento del Fondo sociale europeo.

- La definizione della disciplina di attuazione della delega in materia di cassa integrazione guadagni, disoccupazione e mobilità, attribuita dallo Stato alla Provincia e suo successivo recepimento nell'ordinamento provinciale con una riforma organica del lavoro

PER I GIOVANI

- L'attuazione del Programma per affrontare la crisi occupazionale dei giovani. Il Programma, elaborato dalla Cabina di programmazione e di regia per il lavoro dei giovani e varato dalla Commissione provinciale per l'Impiego, è stato approvato dalla Giunta provinciale nel luglio 2011. Esso prevede sia il potenziamento di interventi già esistenti, sia l'attivazione di nuove misure, nell'ambito di politiche strutturali per l'istruzione, la formazione, la ricerca e gli investimenti in nuovi settori avanzati.

In particolare:

- riforma e rilancio dell'apprendistato, nel più ampio quadro del Patto sociale per i giovani, anche mediante la predisposizione di modifiche della legge provinciale, tenendo conto delle disposizioni nazionali e dei lavori del Tavolo sull'apprendistato istituito presso l'Agenzia del Lavoro

- promozione di tirocini di qualità, evitando un abuso dello strumento, mediante la definizione della disciplina attuativa provinciale in materia di tirocini formativi e di orientamento, approvata dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 1216 del 15 giugno 2012

- avvio del progetto relativo alla Città dei mestieri, un luogo fisico e virtuale per giovani, genitori e adulti, di orientamento, informazione, approfondimento sul lavoro, le sue dinamiche, le politiche d'intervento e le prospettive occupazionali

- sostegno alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari e all'occupazione dei giovani genitori, mediante gli incentivi del Documento di politica del lavoro

- potenziamento, nell'ambito del Fondo per la valorizzazione e professionalizzazione dei giovani, del sostegno ai progetti di tirocinio all'estero e ai giovani talenti dello sport e dell'arte

- contrasto alla dispersione formativa dei giovani senza titolo di studio

- aiuti per la nuova imprenditorialità giovanile e per il passaggio generazionale introdotti dalla legge provinciale 12/2011 di revisione degli incentivi.
I criteri attuativi sono stati approvati con deliberazione della Giunta provinciale n. 382 del 2 marzo 2012

- La promozione, in via sperimentale a livello locale, di un "Patto sociale per i giovani" in grado di favorire, attraverso specifiche intese tra le rappresentanze sindacali e gli imprenditori, il loro ingresso nel mercato del lavoro e la loro progressiva stabilizzazione.

- L'attivazione di innovativi processi professionalizzanti, per favorire l'ingresso nell'Amministrazione di giovani con elevato potenziale. La misura, prevista con specifica norma della legge finanziaria per il 2012, è finalizzata a valorizzare i giovani e ad elevare ulteriormente la qualità della Pubblica Amministrazione locale.

- Il rafforzamento del quadro complessivo degli interventi.

Tra questi, si richiamano:
- gli interventi volti a garantire uguali opportunità di accesso all'istruzione e alla formazione
- le iniziative per consolidare e sviluppare ulteriormente il 4' anno della formazione professionale e l'alta formazione professionale, valorizzando le esperienze di alternanza formazione lavoro
- i progetti per tirocini formativi all'estero e i percorsi di formazione di secondo livello post-diploma e post-laurea, a cofinanziamento del FSE
- la promozione di attività lavorative estive per studenti: la Provincia riconosce il potenziale educativo e formativo delle attività lavorative che gli studenti in età lavorativa svolgono durante il periodo estivo, anche all'estero, e sostiene lo sviluppo di tale attività, secondo una specifica disposizione normativa della legge provinciale sul benessere familiare. Per il 2012, sono coinvolti circa 540 giovani di tutto il Trentino, mediante l'utilizzo di buoni lavoro per prestazioni occasionali di lavoro accessorio, finanziati nell'ambito dei Piani giovani di zona.

PER LE FAMIGLIE

Oltre alle politiche in essere contro la povertà (reddito di garanzia), per la conciliazione lavoro-famiglia (buoni di servizio) e per la casa, si segnalano:

- Le politiche tariffarie. Tenuto conto della crescita della pressione fiscale a livello nazionale e fatti salvi gli adeguamenti già valutati per il servizio di depurazione delle acque, per il servizio di trasporto extraurbano e per l'assistenza nelle RSA, la Provincia intende mantenere sostanzialmente invariate le tariffe, con l'obiettivo di non incidere con ulteriori oneri sul reddito delle famiglie.

- La promozione del benessere familiare e della natalità. Con la progressiva attuazione della legge provinciale 1/2011, in particolare attraverso le agevolazioni tariffarie per famiglie numerose con almeno tre figli e l'attivazione del contributo per il primo anno di vita del bambino, per il genitore che si astiene temporaneamente dall'attività lavorativa.

- L'istituzione dell'assegno di cura. Lo strumento è a supporto di un progressivo spostamento dell'assistenza di persone non autosufficienti da un ambito residenziale (RSA) a uno di domiciliarità integrata. In un quadro di riordino complessivo sono state assicurate risorse aggiuntive per 5 milioni di euro per il 2012.

- I fondi sanitari integrativi. E' stato recentemente sottoscritto fra la Provincia e le parti economiche e sociali il Protocollo d'intesa per l'assistenza sanitaria integrativa, con l'obiettivo di assicurare un'offerta adeguata di servizi sanitari sul territorio, garantendo nel contempo la sostenibilità finanziaria del sistema di welfare.

- Il sostegno del potere d'acquisto dei nuclei familiari. Con la legge provinciale n. 9 del 2012 è stata introdotta una misura straordinaria per il 2012 a sostegno del potere d'acquisto delle famiglie che si trovano in difficoltà a seguito della crisi e della conseguente riduzione dei redditi familiari, sia ai fini della tutela delle condizioni di vita delle stesse, che del potenziamento della domanda a favore del sistema economico.
La Giunta provinciale ha già approvato i criteri attuativi delle nuova misura, che trova applicazione dal 1' luglio ed alla quale sono destinati, per l'anno in corso, 15 milioni di euro. E' prevista la concessione di un sostegno economico una tantum, fino ad un massimo di 1.000 euro, alle famiglie con requisiti variabili in relazione sia al numero dei componenti il nucleo familiare, sia ai fattori che hanno determinato la riduzione del potere d'acquisto. Si stima intorno a 26.500 il numero delle famiglie beneficiarie.

- L'attivazione della "domanda unica". La Giunta provinciale ha disposto l'attivazione, a decorrere dal 1' luglio 2012, della "Domanda unica", con la quale si raccoglieranno con un modulo unitario le domande per le agevolazioni tariffarie relative al "diritto allo studio" (trasporto alunni, mensa scolastica, asili nido), l'assegno regionale al nucleo familiare, il contributo alle famiglie numerose e il contributo a sostegno del potere d'acquisto dei nuclei familiari. -