Venerdì, 31 Ottobre 2014 - 02:00 Comunicato 2765

Incontro oggi tra l'eurodeputato e 280 alunni della Fondazione sulla nuova Pac
POLITICA AGRICOLA COMUNE, LA "LEZIONE" DI DORFMANN AGLI STUDENTI MACH

Il tema del biologico e la sua sostenibilità economica nel futuro dell'Unione Europea, la difesa delle denominazioni di origine, gli effetti della nuova politica agricola sul territorio trentino, le conseguenze dell'abolizione delle quote latte. Sono alcune questioni poste dagli studenti della Fondazione Edmund Mach all'eurodeputato Herbert Dorfmann, invitato stamane a San Michele a relazionare sui contenuti della nuova Politica agricola comune 2014-2020.-

Duecentottanta alunni hanno assistito nell'aula magna con interesse ed attenzione alla relazione del parlamentare europeo che ha sottolineato più volte l'importanza del sostegno all'agricoltura di montagna. L'agricoltura ha sempre avuto un ruolo predominante all'interno delle politiche europee e la nuova PAC 2014-2020 risulta più attenta alla qualità e all'ambiente. "I lavori possono dirsi conclusi – ha spiegato Dorfmann - e il legislatore europeo dovrà affrontare ora tre nuovi dossier molto importanti: la riforma del biologico che dovrebbe dare più garanzie al consumatore e uniformare il settore; la vendita di carne derivante da animali clonati: in questo caso abbiamo un vero e proprio problema pratico con l'import di carne prodotta da animali che discendono da cloni; terzo, l'accordo di libero scambio con gli Stati Uniti: i negoziati sono in corso e il Parlamento è stato moto chiaro nel definire i punti sui quali non si deve transigere. Tra questi troviamo la tutela delle denominazioni di origine, fondamentali per l'agricoltura italiana ed europea".
L'intervento del parlamentare europeo è stato preceduto da quello del direttore generale, Mauro Fezzi, che ha ripercorso le tappe fondamentali dell'agricoltura trentina illustrando ai ragazzi la sua evoluzione negli anni. "Nell'agricoltura ci sono state tante evoluzioni e tante mode. L'agricoltura di oggi non è la creazione di un programmatore - ha spiegato il direttore generale Fezzi intervenuto con Marco Dal Rì, dirigente del Centro Istruzione e Formazione - ma è il risultato di tante variabili: globalizzazione, evoluzione delle nuove tecnologie, mercato: siamo figli di ieri ma molte delle cose di ieri non ci servono per interpretare il domani".
Il tema della politica agricola viene affrontato nelle classi di San Michele in tutte le discipline tecniche, perché ha cadute concrete sulle aziende agricole, e in particolare nelle discipline economia, estimo e legislazione e gestione ambiente e territorio. "La particolare lezione di oggi – spiegano le insegnanti promotrici Romina Menapace, Serena Bettini e Roberta Valentini - si inserisce nel percorso didattico educativo che ha tra gli obiettivi primari quello di formare degli eurocittadini consapevoli e degli operatori del settore agricolo informati, critici e propositivi". (S.C.) -