Lunedì, 01 Giugno 2015 - 02:00 Comunicato 1366

Il ministro del lavoro è intervenuto oggi nell'evento del Festival dell'Economia dedicato alle startup
POLETTI AD ALLORA CREALO!: "PREMIARE CHI CI PROVA"

All'evento del Festival dell'Economia dedicato a start up e giovani imprese innovative, Allora Crealo!, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Poletti ha parlato delle misure del governo per sostenere l'innovazione e la creazione di imprese. Con lui il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, e il Presidente di Euricse, Carlo Borzaga.-

Creare un contesto in cui sia possibile e conveniente per un giovane provare a fare impresa e portare innovazione, con un sistema di tutele adeguato. Questo l'obiettivo del governo secondo il ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, questa mattina a Trento come ospite di Allora Crealo!, l'evento del Festival dell'Economia organizzato da Euricse e dedicato alle giovani imprese innovative. Con lui il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, e il professor Carlo Borzaga (Euricse, Università di Trento).
L'incontro si è sviluppato intorno alle politiche pubbliche necessarie affinché le start up, ma anche le ex start up che stanno arrivando a una fase di maturazione, abbiano la possibilità di fare ecosistema, avere un welfare, essere insomma messe nella condizione di poter generare un impatto sull'economia e non solamente rimanere un'esperienza innovativa a sé stante.
Carlo Borzaga ha sottolineato l'importanza di sostenere le tantissime esperienze presenti soprattutto nel terzo settore per farne un vero e proprio ecosistema. A questo proposito il Vice Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Alessandro Olivi, ha parlato di far incontrare chi il lavoro lo cerca e chi lo chiede: parallelamente all'alto tasso di disoccupazione, infatti, ci sono anche tante imprese che faticano a trovare le risorse umane di cui hanno bisogno. La necessità, quindi, è di investimenti a monte per creare un'infrastruttura statale tale da far incontrare queste due domande.
Poletti ha inquadrato il suo discorso invocando per il Paese due cambiamenti radicali. Il primo di tipo culturale, in cui l'impresa venga considerata una struttura socialmente imprescindibile e non "un male necessario". Il secondo cambiamento è combattere le rendite e promuovere le opportunità. In un Paese in cui finora ha vinto la parola "difendere", ha continuato Poletti, bisogna insistere sul fatto che le cose vanno cambiate.
A proposito delle necessità di innovazione, ha riconosciuto l'importanza delle start up ma anche ribadito quanto sia importante portare l'innovazione nelle imprese che ci sono già. Mentre buona parte del sistema imprenditoriale non è interessato al digitale, sarebbe interessante "mettere insieme artigiano e smanettone", concetto su cui il ministro ha insistito come strumento per far crescere il Paese. Tenendo insieme passato e futuro. Una prima misura sperimentale in questo senso è data, ad esempio, da un progetto costruito con Google e Unioncamere, grazie al quale 300 ragazzi, "evangelizzatori digitali", verranno mandati nelle imprese italiane per portare innovazione.
Il ministro si è poi scagliato contro la mentalità del sussidio, una logica secondo la quale – ha spiegato Poletti - nessun disoccupato è spinto ad uscire di casa, o tutt'al più lo fa lavorando in nero. Invece nel welfare bisogna trovare delle logiche premianti: premiare chi ci prova, sia esso un giovane startupper o un disoccupato che si rimbocca le maniche, senza demonizzare il fallimento come una disgrazia cui non si può porre rimedio. L'errore, ha insistito, è una possibilità da mettere in conto. Anche in politica può avvenire di sbagliare, ma in tal caso bisogna riconoscere l'errore e se è il caso, cambiare.
Un punto su cui Poletti è tornato è l'importanza delle imprese per l'economia: i dati sul numero di imprese nate sarebbero da tenere maggiormente in conto per valutare l'entità della ripresa. Essenziale quindi incentivare l'iniziativa, costruendo un contesto favorevole. Un esempio concreto, tra le prime misure da adottare per le partite iva, riguarderebbe la tutela dei crediti. Un problema pressante per chi si mette in proprio, infatti, sono i mancati pagamenti. Non si può lasciare il giovane imprenditore da solo davanti ai clienti insolventi, e una soluzione potrebbe essere costituita da strumenti di aiuto che gli diano almeno una parte della fattura non incassata (tra il 50 e il 70%), per non costringerlo a chiudere.
L'evento Allora Crealo!, a cui ha partecipato il ministro Poletti, è stato organizzato da Euricse (European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises). Euricse è un centro di ricerca europeo con sede a Trento che promuove l'innovazione nel campo delle imprese cooperative, sociali e non profit per la produzione di beni e servizi. Per maggiori informazioni www.euricse.eu
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