Venerdì, 03 Febbraio 2012 - 02:00 Comunicato 257

La Giunta approva in prima adozione il documento preliminare per l'elaborazione 2013-2020 della Provincia autonoma di Trento
PIANO ENERGETICO-AMBIENTALE, SÌ ALLE LINEE GUIDA

Oggi la Giunta provinciale ha approvato, in prima adozione, il documento preliminare sulle linee guida per l'elaborazione del nuovo Piano energetico-ambientale provinciale 2013-2020. Il Piano energetico-ambientale attualmente in vigore scade infatti quest'anno e la Giunta ha dato incarico all'Agenzia provinciale per l'energia (APE) di attivarsi per elaborare il nuovo Piano. Elaborazione che concretizza attraverso un percorso partecipativo che ha visto dapprima la nomina di un apposito gruppo di lavoro per la redazione del documento preliminare: gruppo di lavoro che si è avvalso di una consulenza esterna, quella di Gianni Silvestrini, direttore scientifico del "Kyoto Club" e della rivista "Qualenergia". Il documento preliminare verrà ora inviato ai Comuni, alle Comunità di valle, nonché agli enti, alle strutture, alle società, alle associazioni che operano in Trentino e che, a vario titolo, si occupano della materia "energia", per lo studio del documento e per la stesura di eventuali osservazioni. Valutate ed eventualmente recepite, queste osservazioni verranno integrate nel documento preliminare che costituirà, a questo punto, la base di partenza per redigere il nuovo Piano energetico-ambientale provinciale 2013-2020 che verrà approvato in via definitiva dalla Giunta presumibilmente entro il prossimo mese di maggio. Sul sito dell'APE è possibile leggere e consultare integralmente il documento.-

Nel documento si sottolinea come le sfide ambientali ed energetiche impongono un salto di qualità nelle politiche di riduzione dei consumi e di aumento del ruolo delle rinnovabili. La Provincia autonoma di Trento è ben posizionata rispetto alla possibilità di raggiungere l'obiettivo al 2020 sulla quota di energia verde indicata dal Governo nazionale nel decreto Burden Sharing (BS) di prossima emanazione (35,5% dei consumi finali). Infatti, considerando i dati sui consumi ricostruiti nelle Linee guida, la percentuale delle rinnovabili nell'anno di riferimento è risultata pari al 30,0%, mentre al 2020 potrebbe toccare il 37,5% con un aumento del 25% della produzione verde, un valore che - pur con i dovuti aggiustamenti dei dati - risulta superiore rispetto all'impegno indicato nel decreto BS. Se questa crescita venisse realizzata, la Provincia potrebbe far valere in sede nazionale il suo comportamento virtuoso.
Rispetto alla tradizionale forte produzione di energia idroelettrica e al largo utilizzo delle biomasse nel settore civile, si aprono spazi di intervento in questi stessi due comparti (ad esempio valorizzando ed innovando la gestione delle foreste) e di crescita su altri fronti, come il solare termico e fotovoltaico e le pompe di calore. Notevole è poi il potenziale di riduzione dei consumi del comparto civile (un potenziale "giacimento energetico") con l'obiettivo di giungere alla fine del decennio alle soluzioni "nearly zero energy" richieste dall'Europa. Un altro settore su cui continuare a lavorare è quello della mobilità, con una spinta al trasporto pubblico e la limitazione del trasporto privato in alcune aree, e con l'espansione della mobilità ciclistica e del car sharing.
Per ottenere ulteriori forti riduzioni dei consumi e delle emissioni nel decennio seguente, occorrerà puntare sul comparto edilizio che dovrà diventare produttore e non consumatore di energia, sul trasporto elettrico, e su una espansione dell'impiego delle biomasse e del fotovoltaico. L'evoluzione del sistema energetico europeo, con il ruolo centrale delle "smart grids", richiederà l'introduzione di soluzioni intelligenti nella gestione dell'energia nei centri urbani e lo sviluppo strategico di sistemi di accumulo.
La disponibilità di nuovi strumenti di incentivazione (fondo di rotazione di Kyoto, innalzamento del valore dei certificati bianchi, opportunità per le rinnovabili termiche..) che si affiancheranno a quelli già disponibili da parte della Provincia, favoriranno lo sviluppo di soluzioni innovative e creeranno un largo mercato. Sarà quindi possibile, tra l'altro, valorizzare le realtà presenti sul territorio che lavorano in questa direzione nel campo della ricerca. Inoltre potranno crescere le Esco (Energy service companies) che grazie al nuovo quadro di incentivazioni saranno in grado di contribuire alla riduzione dei consumi, generando posti di lavoro.
In conclusione, la Provincia autonoma di Trento si trova già in una situazione di punta per quanto riguarda l'elevato utilizzo delle rinnovabili e la collaudata politica sul versante dell'efficienza. I nuovi impegni europei imporranno un salto di qualità in questi settori, con l'introduzione di soluzioni innovative e con ricadute occupazionali estremamente interessanti. -