In apertura il sindaco Alessandro Betta ha riportato la preoccupazione della comunità in merito alle notizie riportate dalla stampa, evidenziando come fin da subito l’amministrazione comunale si sia attivata per acquisire informazioni presso le strutture provinciali, che hanno operato con trasparenza e collaborazione.
Nel corso dell'intervento, la dirigente Canepel ha fornito un quadro esauriente sui PFAS e sul loro monitoraggio, oltre ad illustrare la situazione dei corpi idrici della zona di Arco. In conclusione ha esposto i dati del Rio Salone: "Sui dati del 2018, che hanno generato l'allarme ingiustificato, va precisato che l'analisi era stata effettuata da ARPA Veneto che, per mero errore materiale, ha scambiato il dato del Rio Salone con quello di tutt'altro campione; abbiamo segnalato ad ISPRA l'errore, ma l'errore è purtroppo rimasto nelle banche dati. I valori corretti del Rio Salone mostravano, al contrario, la totale assenza di PFAS e anche nelle indagini successive tutti i dati sono risultati inferiori al limite di quantificazione strumentale, ovvero lo strumento non riesce a leggere nulla perché è al di sotto delle sue prestazioni", ha concluso la dirigente Canepel.
Come evidenziato dai tecnici, a partire da domani ci sarà un nuovo strumento a disposizione dei cittadini: una mappa interattiva con i dati sul monitoraggio di APPA sui corsi d'acqua, consultabile sul sito: www.appa.provincia.tn.it/
L'ingegner Rampanelli ha quindi ripercorso la storia della discarica della Maza e in particolare le problematiche che si sono registrate nel 2009, un anno di fortissime precipitazioni, nonché l'attenta rete di monitoraggio della falda a valle della discarica. Quindi l'ingegner Groff e la direttrice dei lavori Mattolin hanno esposto la situazione della bonifica in corso nella discarica, relativa alla porzione non impermeabilizzata del primo lotto: i lavori hanno superato la metà e si sta procedendo ad innalzare il basamento per la futura sede stradale in uscita dalla galleria. L’intervento è finalizzato alla rimozione di circa 1.000.000 metri cubi di rifiuti depositati sul vecchio primo lotto della discarica, nel loro trattamento mediante vagliatura con 2 macchinari destinati alla separazione delle plastiche di elevata tecnologia (attualmente ci sono 5 prototipi al mondo di cui 2 nel cantiere della Maza), compattazione, stabilizzazione a calce e ricollocazione dei rifiuti e del materiale stabilizzato, per consentire la realizzazione del tracciato stradale. Si prevede di completare l'intervento entro la fine del 2024.
La seduta del Consiglio comunale di Arco ha visto una nutrita partecipazione di cittadini, numerosi sono poi stati gli interventi dei consiglieri comunali e le richieste di informazioni ai tecnici provinciali presenti, a dimostrazione dell'attenzione della comunità ai temi ambientali.
In allegato la comunicazione Tonina situazione PFAS Consiglio provinciale 9 marzo 2023