Giovedì, 08 Gennaio 2015 - 02:00 Comunicato 25

Gli interventi degli assessori Olivi e Ferrari al convegno promosso dalla Consigliera di parità con la ricercatrice Francesca Gino
"PER LA PARITÀ DI GENERE SERVE UNA SVOLTA CULTURALE"

In Trentino si sta facendo molto, ma non ancora abbastanza, per superare gli squilibri di genere nel mondo del lavoro e delle professioni. Il cristallo del soffitto attraverso il quale le donne vedono, ma difficilmente raggiungono, i livelli apicali è insomma ancora abbastanza spesso, ma più che attivare nuovi strumenti normativi per un riequilibrio tra uomo e donna, strumenti che pure la Giunta provinciale ha all'esame - basti pensare ad esempio al sistema premiante negli appalti per le imprese che avviano percorsi di riorganizzazione del lavoro al fine di favorire la conciliazione e la valorizzazione delle competenze femminili - occorre creare le condizioni per una svolta culturale. E' quanto è emerso oggi al convegno "Lavoro e nuove opportunità: una storia di successo femminile" ospitato per iniziativa della Consigliera di parità alla sala Belli del palazzo della Provincia. Ospite d'onore del convegno una ricercatrice trentina che ha compiuto "la scelta giusta" (che è anche il titolo del suo ultimo libro), Francesca Gino, docente di economia aziendale all'Università di Harward.-

A discutere con lei dei vincoli e delle opportunità che limitano, o che al contrario promuovono, la crescita professionale e lavorativa in genere delle donne l'assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, l'assessora alle pari opportunità, all'università e ricerca Sara Ferrari, la Consigliera di parità Eleonora Stenico, la dirigente generale dell'Agenzia del Lavoro Antonella Chiusole - che ha fornito alcuni dati aggiornati sull'occupazione femminile in Trentino - e la professoressa Barbara Poggio dell'Università degli Studi di Trento.
Per Olivi occorre agire su più fronti, favorendo le imprese che si danno una organizzazione coerente con gli obiettivi di valorizzazione della parità di genere, incentivare la frequentazione di corsi di studio che consentano di incrociare meglio le opportunitá di lavoro, accompagnando le idee imprenditoriali oltre la loro fase di avvio ma intervenendo anche quando incontrano difficoltà realizzative. "Le economie dove la parità di genere nelle aziende si realizza con maggiori performance - ha tra l'altro affermato l'assessore - sono economie più efficienti e capaci di produrre sia valore sociale sia valore economico."
Alcune novità le ha annunciate anche l'assessora Ferrari, anticipando l'intenzione di acquisire i dati relativi ai bilanci di genere nel settore della sanità e di verificare come le scelte operate dall'amministrazione provinciale ricadono sui due generi. "Se le grandi aziende decidono di avere nei loro luoghi decisionali un pluralismo di persone - ha dichiarato l'assessora - più le decisioni saranno positive e utili; quando questa mentalità si sarà fatta strada credo che noi potremo anche uscire meglio da questa crisi".
Immagini a cura dell'Ufficio Stampa -



Immagini