Venerdì, 14 Giugno 2013 - 02:00 Comunicato 1768

Oggi la Giunta provinciale, su proposta del presidente Pacher, ha annullato solo una delle prescrizioni
PASINA: RESPINTI QUASI TUTTI I PUNTI DEL RICORSO

Oggi la Giunta provinciale, su proposta del presidente Alberto Pacher, ha rigettato il ricorso presentato dalla società Pasina srl ad esclusione di un punto che è stato accolto. In seguito alle indagini condotte nei mesi scorsi da APPA - l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente con il supporto della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige, erano state notificate infatti alla società Pasina srl alcune prescrizioni di diffida e di modifica dell'autorizzazione per le emissioni in atmosfera. Di qui il ricorso presentato dalla società che gestisce l'impianto di compostaggio di rifiuti organici a Rovereto, in via Navicello.-

La Giunta provinciale ha accolto solo uno dei punti di ricorso presentati della società Pasina. Si tratta della prescrizione che imponeva alla società di presentare un progetto che contemplasse il dimensionamento e i tempi di realizzazione dell'adeguamento della captazione del refluo aeriforme a valle del biofiltro, con la realizzazione di un collettore posizionato in cima alla copertura e con la messa in opera di un esaustore a valle del biofiltro. La prescrizione è stata annullata dalla Giunta perché si riferiva ad un momento successivo alla procedura di valutazione di impatto ambientale per l'ampliamento dell'impianto, procedura che attualmente non è conclusa e per la quale non è possibile prevederne l'esito.
Rimangono invece confermate le altre prescrizioni. In particolare la società Pasina dovrà sostituire il letto filtrante del biofiltro con almeno 400 metri cubi di nuovo materiale biofiltrante, verificando al contempo le condizioni del plenum (lo stato dei fori per il passaggio del refluo aeriforme, la presenza di materiale e acqua, ecc.). Secondo la relazione presentata dalla Fondazione Edmund Mach vi è uno stato di sofferenza del letto biofiltrante, per il quale non è sufficiente un semplice reintegro del materiale, ma è invece necessaria la completa sostituzione. L'indagine ha infatti evidenziato un'efficacia marginale sull'abbattimento delle emissioni odorigene, sia da parte dello scrubber (ovvero la torre di lavaggio) sia del biofiltro, il mancato rispetto dei parametri ottimali previsti dall'autorizzazione (in termini di temperatura, umidità e pH), un'altezza del letto filtrante insufficiente a garantire un tempo di contatto e di passaggio del refluo aeriforme tale da permettere la degradazione dei composti odorigeni, nonché una composizione e una struttura del materiale che pregiudicano le condizioni biologiche idonee al mantenimento delle popolazioni microbiche responsabili della biofiltrazione.
Altro obbligo a cui dovrà sottostare la società Pasina è quello di effettuare un autonomo controllo sull'emissione in atmosfera relativa al "Carbonio Organico Totale", di cui dovrà darne comunicazione preventiva all'APPA e al Comune di Rovereto. Il controllo dovrà prevedere un prelievo di almeno tre campionamenti ed essere rappresentativo di almeno un'ora di funzionamento dell'impianto nelle più gravose condizioni di esercizio.
La società Pasina dovrà anche presentare ad APPA e al Comune di Rovereto un progetto che contempli le modifiche alla struttura del biofiltro necessarie per consentire l'effettuazione degli interventi di manutenzione ordinaria. Infine confermate anche le modifiche all'autorizzazione per le emissioni in atmosfera. -