Venerdì, 14 Dicembre 2012 - 02:00 Comunicato 3933

Ieri un affollato seminario in Provincia
PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO, UNA VIA PRATICABILE PER TUTTE LE OPERE PUBBLICHE

Il NOT, Nuovo Ospedale del Trentino, non rimarrà la sola opera pubblica ad essere realizzata tramite la finanza di progetto, una delle forme del partenariato pubblico privato (PPP). Quella del project financing, infatti, è destinata a diventare nel prossimo futuro la modalità obbligatoria per le amministrazioni pubbliche negli appalti per opere pubbliche in Trentino. Questa la prospettiva con la quale si è chiuso ieri alla Sala Wolf del palazzo della Provincia il seminario dedicato al PPP organizzato dal Dipartimento Lavori pubblici e mobilità. Una prospettiva che la crisi, con i pesanti contraccolpi che sta avendo in particolare nel settore dell'edilizia, e le sempre minori risorse a disposizione del pubblico rende sempre più reale, ma che rappresenta al tempo stesso una vera e propria sfida sia per l'Amministrazione pubblica sia per il sistema delle imprese locali. A sostenere la necessità di un cambio di passo, pena il declino, è la stessa Giunta provinciale che ha individuato proprio nella finanza di progetto uno strumento strategico per il futuro. "Un modo in più per consolidare la nostra propensione a fare sistema" ha affermato il vice presidente Alberto Pacher aprendo i lavori; "Non vogliamo abbandonare il settore delle costruzioni - ha aggiunto l'assessore all'industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi - ma aiutarlo a diventare più robusto".-

In Trentino vi è una tradizione ormai sedimentata di collaborazione tra pubblico e privato, ma è con la progettazione del Nuovo ospedale di Trento che il ricorso alla finanza di progetto è entrata nel lessico dell'amministrazione in diretto riferimento alle opere pubbliche. In Italia, per altro - come ha ricordato al seminario il direttore generale dell'Azienda sanitaria Luciano Flor - sono già una cinquantina gli ospedali realizzati o in corso di realizzazione con la formula del partenariato pubblico privato. Nei paesi nordici, in Inghilterra e Spagna il PPP è da molti anni il principale strumento, se non l'unico, a disposizione della pubblica amministrazione per il rinnovamento delle strutture sanitarie. "Se guardiamo a come sono andate le cose una volta realizzate le opere - ha aggiunto Flor - occorre prendere atto che gli standard qualitativi sono, a parità di costi, più elevati negli ospedali realizzati in partenariato e dove i soggetti privati sono coinvolti nella gestione degli stessi, rispetto a quelli realizzati tramite appalto tradizionale".

A livello normativo, la definizione di cosa sia un "contratto di partenariato pubblico privato" è contenuta nel Codice nazionale dei contratti (art. 3 comma 15-ter Decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163), mentre per quanto riguarda la legislazione provinciale il riferimento è agli articoli specifici della legge provinciale 26/1993 (Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza degli appalti). Con l'articolo 6 della legge finanziaria per il 2012 (LP 27 dicembre 2011, n.18) la Provincia ha poi adottato una serie di norme volte a favorire il coinvolgimento di finanziamenti privati nella realizzazione e nella gestione di opere pubbliche, avvalendosi del supporto di Cassa del Trentino SpA, la quale, quindi, può promuovere iniziative rivolte allo sviluppo del PPP in ambito provinciale, nonchè l'utilizzo di tecniche di finanziamento di infrastrutture e altre opere con ricorso a capitali privati.
Ad illustrare al seminario il quadro di riferimento normativo in materia di partenariato pubblico privato ha pensato Leonardo Caronna, dirigente del Servizio Appalti - Agenzia provinciale per gli appalti e contratti (APAC). Nella categoria dei contratti di PPP rientrano, accanto all'affidamento dei lavori mediante finanza di progetto, anche i contratti per la concessione di lavori e/o di servizi, la locazione finanziaria, il contratto di disponibilità, le società miste. Non sempre oggetto del contratto è la progettazione, realizzazione, gestione o manutenzione di un'opera pubblica, a volte si tratta della fornitura di un servizio pubblico. Tratto distintivo è comunque sempre il finanziamento totale o parziale a carico dei privati, che vengono "ricompensati" in tutto o in parte con il diritto a gestire l'opera o i servizi. Vi è quindi, in capo al privato, anche il rischio di gestione economica.

Il seminario - coordinato dal dirigente generale del Dipartimento Lavori pubblici e mobilità Raffaele De Col - ha offerto a questo proposito alle amministrazioni aggiudicatrici provinciali (anche attraverso il collegamento in videoconferenza con le Comunità di valle) un'occasione per prendere confidenza con gli attuali strumenti normativi in materia di partenariato pubblico e privato, di natura contrattuale, da utilizzare per la realizzazione di opere pubbliche. Si è trattato solo di un "esordio" al quale seguiranno prossimamente altri incontri tecnici che entreranno nello specifico di alcuni aspetti particolari. Si è comunque data una visione delle procedure di affidamento, ma anche elementi per la necessaria valutazione sugli effetti di lungo periodo.
Se, infatti, è ormai riconosciuto il vantaggio derivante all'ente pubblico dal trasferimento del rischio di costruzione al partner privato, occorre invece sapere che in uno schema di project financing tra committente e concessionario si instaura obbligatoriamente un legame forte e di lungo periodo (20-25 anni). Come evitare i rischi derivanti da un legame con un partner che dovesse poi rivelarsi nel tempo poco "performante"? Lo strumento c'è ed è il meccanismo di "market testing" periodico sui servizi (previsto anche nel caso del NOT) che consente di adattare i servizi (in quantità, prezzo e qualità) alle mutevoli condizioni del mercato di riferimento, e anche alle possibili variazioni di esigenza del committente.

Centrale, ogni qualvolta un'amministrazione pubblica intenda fare ricorso al PPP per realizzare un'opera, è la preventiva analisi della sostenibilità economica. "Ma il ricorso alla finanza di progetto - ha affermato Alberto Brandolini di Cassa del Trentino SpA - non si giustifica solo perchè mancano le risorse pubbliche; il PPP è infatti anche uno strumento utile a valorizzare il ruolo del privato in termini di efficienza e standard qualitativi (aspetto questo messo per altro in luce in apertura del seminario anche dall'assessore Olivi), per legare progettazione, finanziamento, costruzione e gestione dell'opera e per selezionare le migliori iniziative, infine per allocare i rischi alla parte che è meglio in grado di controllarli, ovvero che è in grado di sostenerli a costi minori".
Considerata dal punto di vista del privato, la sostenibilità significa essere remunerati in modo "appropriato" (pena il rischio di gare che vanno deserte) e conveniente rispetto, ad esempio, ai vantaggi derivanti dalla redditività di investimenti alternativi che, almeno teoricamente, sono privi di rischio.

Ovviamente, la disponibilità di capitali da investire da parte dei privati è la condizione senza la quale sarebbe impensabile il ricorso al partenariato pubblico privato. Fondamentale diventa quindi la possibilità di accesso al credito. Tasto dolente, sul quale è stato invitato a parlare al seminario Mario Sartori, direttore di Cassa Centrale Banca SpA. La sua conclusione, dopo aver discettato sulle origini della crisi globale, sulla situazione del Paese e del sistema bancario nazionale e locale ("Il sistema finanziario locale è solido, le Casse rurali hanno raccolto 12,5 miliardi impiegando sul territorio 12 miliardi") e sull'utilità delle manovre finanziarie operate dalla Provincia per fronteggiare la crisi stessa, è chiara: "Le banche sono disposte a concedere credito alle imprese di qualità e per progetti di qualità".

Infine un altro aspetto, quello dei controlli sugli appalti e dei rischi di infiltrazione della criminalità organizzata, argomento sul quale è intervenuto al seminario il comandante del CIGO della Guardia di Finanza di Trento ten. col. Attilio Elia. "In Regione - ha detto - non sono presenti organizzazioni criminali radicate sul territorio, né si registrano tentativi di infiltrazione; qualche timido tentativo ha trovato qui una forte impermeabilità da parte della realtà economico-sociale. Ciò non significa che non ci possano essere in futuro. Per quanto riguarda gli appalti, uno strumento efficace è il pagamento alle ditte in base allo stato di avanzamento dei lavori, ma anche la finanza di progetto è certo un buon deterrente". (cz) -