Venerdì, 28 Settembre 2012 - 02:00 Comunicato 2939

Sottoscritto oggi pomeriggio l'accordo di programma al Climbing Stadium di Arco
"PARCO FLUVIALE DELLA SARCA": LA FIRMA

Storico passaggio, oggi per il progetto del parco fluviale della Sarca, un percorso partecipativo che si è sviluppato a partire dal 2009, su volontà delle amministrazioni comunali di Arco (capofila), Riva del Garda, Nago-Torbole, Dro e che ha meritato nel 2010 il premio Montaione promosso dalla Regione Toscana. Questo pomeriggio il Climbing Stadium di Arco ha accolto la firma dell'accordo di programma che istituisce la Rete di Riserve della Sarca – Basso corso, per la realizzazione di una gestione unitaria e coordinata delle aree protette in relazione ecologica diretta con il fiume. A sottoscrivere i Comuni di Arco, Riva del Garda, Nago-Torbole, Dro, Calavino, Cavedine, Lasino, Padergnone e Vezzano, e le Comunità di Valle dell'Alto Garda e Ledro e della Valle dei Laghi, il Consorzio dei Comuni del B.I.M. Sarca Mincio Garda e la Provincia autonoma di Trento.-

Il progetto, finanziato dalla Provincia, autonoma di Trento promuove un approccio integrato agli obiettivi e alle politiche di settore per il perseguimento della riqualificazione del fiume e del suo territorio. Una riqualificazione che sia in grado di perseguire il cosiddetto equilibrio delle "3 e": ecologia, equità, economia e, in prospettiva, un ampliamento di questo progetto per coinvolgere il fiume nella sua interezza, dalla foce arrivi fino alle sorgenti del Sarca e realizzare così uno straordinario corridoio verde dall'Adamello al Garda.
A rappresentare il vicepresidente Alberto Pacher, impegnato coi lavori del Consiglio provinciale, vi era il dirigente del Dipartimento territorio, ambiente e foreste Romano Masè che, nel ringraziare tutti i soggetti che hanno aderito alla Rete, ha messo in evidenza il nuovo approccio rispetto ai temi della natura, rivolto non solo alla conservazione ma anche alla valorizzazione.
Quindi il sindaco di Arco Paolo Mattei, ha parlato di un progetto che riunisce ben 13 enti, ovvero nove comuni, due Comunità, il Bim e la Provincia autonoma di Trento, in un percorso non solo sostenibile sia dal punto di vista dell'ambiente ma anche sotto il profilo economico.
I presidenti delle Comunità di Valle Alto Garda, Salvador Valandro, e Valle dei Laghi, Luca Sommadossi, hanno parlato di una bella sfida che ha consentito di rafforzare la collaborazione fra gli enti, alla quale hanno dato il contributo tanti singoli cittadini.
Quindi al presidente di vallata del Consorzio dei Comuni del B.I.M. Sarca Mincio Garda Nardo Armellini è stato simbolicamente consegnato un sasso del fiume, a sottolineare il passaggio di consegne dal Comune al Bim. La cerimonia ha infatti sancito anche questo passaggio di testimone, opportuno per una visione d'insieme dall'Adamello al Garda, da uno dei maggiori ghiacciai al più grande lago italiani.
Al termine della cerimonia la visita alla mostra "La voce del Sarca", riallestita per l'occasione presso la palazzina del Climbing Stadium di Prabi. L'esposizione era stata realizzata dalla cooperativa Quater, con la collaborazione dell'assessorato all'ecologia e ambiente del Comune di Arco e della Provincia autonoma di Trento. La mostra rimarrà aperta fino al 31 ottobre, sono previste visite guidate gratuite per le scuole (per info: Ufficio ambiente, Comune di Arco, tel. 0464 583509/583533, email: ambiente@comune.arco.tn.it).

Rete di Riserve della Sarca
L'istituzione della Rete di Riserve della Sarca, basso corso nasce con la prospettiva di condurre all'istituzione di un parco fluviale della Sarca che si estenda dalle sorgenti fino al lago di Garda e veda quindi il fiume quale elemento cardine attorno al quale ridefinire equilibri e relazioni alla scala territoriale, in una logica di implementazione graduale e di lungo periodo.
Più nel dettaglio, obiettivi della Rete di Riserve sono: la valorizzazione del turismo sostenibile, la promozione e la diffusione di approccio al fiume, ai laghi e alle aree protette che consideri le complessità delle interrelazioni territoriali, volto a ricercare il più alto livello di integrazione tra le esigenze di conservazione, valorizzazione, e riqualificazione degli ambienti naturali e seminaturali con lo sviluppo delle attività umane ed economiche e con la gestione del rischio da alluvioni; la conservazione delle specie e degli habitat dei siti Natura 2000 di cui alle direttive europee Uccelli (79/409/CEE) e Habitat (92/43/CEE); la diffusione di conoscenza e la promozione del rispetto tra cittadini e ospiti, attraverso campagne di sensibilizzazione, attività didattiche mirate, e la costituzione di percorsi didattico-fruitivi (dove ciò non incida negativamente sull'esigenza primaria della conservazione). Tra gli obiettivi, inoltre, anche lo sviluppo della capacità del fiume Sarca di agire come corridoio ecologico in grado di connettere il lago di Garda al Parco naturale provinciale Adamello-Brenta, e un contributo attivo all'implementazione degli indirizzi in tema di riqualificazione fluviale contenuti nel PGUAP, nel PUP e nella LP 11/2007, al fine di definire un assetto del territorio perifluviale che permetta di coniugare l'incremento dello stato ecologico del fiume con l'efficace gestione del rischio da alluvioni, nello spirito dettato dalle direttive europee Acque (2000/60/EC) e Alluvioni (2007/60/EC).
Ancora, la Rete delle Riserve vuole promuovere la mitigazione e la compensazione degli impatti idro-morfologici a carico di corsi d'acqua e laghi, derivanti dal sistema di produzione di energia idroelettrica e dagli altri usi della risorsa idrica; perseguire il miglioramento della qualità chimico-fisica dell'acqua nel fiume e nei laghi, anche al fine dell'ampliamento delle possibilità di balneazione in specifici e delimitati ambiti; perseguire un uso sostenibile della risorsa acqua e promuovere il risparmio idrico; recuperare e sviluppare i legami della comunità locale con il fiume, le aree protette e i laghi per rinsaldare la dimensione identitaria anche migliorandone la fruibilità e l'accessibilità; promuovere la partecipazione di cittadini e portatori di interesse e la diffusione di tutte le informazioni e i dati relativi al fiume e alle aree ricomprese nella rete di riserve in forma fruibile anche ai non tecnici; e infine qualificare e diversificare l'offerta turistica sostenibile riconoscendo il territorio come primo fattore di attrattiva.

Alcune informazioni sul Sarca
Il Sarca (detto anche popolarmente, al femminile, "la Sarca"), nasce a 770 metri s.l.m. dalla confluenza del Sarca di Campiglio (proveniente dalle Dolomiti di Brenta), del Sarca di Nambrone (che nasce nel gruppo della Presanella) e del Sarca di Genova (proveniente dal lago Scuro, nel gruppo della Presanella). Percorre la val Rendena fino a Tione di Trento, attraversa le Giudicarie esteriori e la cosiddetta valle del Basso Sarca entrando, dopo un corso tortuoso che attraversa anche la città di Arco, nel lago di Garda, a Torbole. La lunghezza reale è di 60 chilometri da Pinzolo, che aumenta a 78 se si calcola sul ramo della Sarca di Genova, in quanto la sua sorgente è quella più distante dalla foce. (at)

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