Lunedì, 25 Marzo 2013 - 02:00 Comunicato 800

L'intervento del presidente della Provincia all'incontro promosso oggi dal Consiglio sul sistema della ricerca e dell'innovazione
PACHER: "RICERCA, UNO DEGLI ELEMENTI DELLA NOSTRA IDENTITÀ"

Si scrive "ricerca", ma a guardare bene vi ci si legge anche la parola "identità". Sì, perché anni e anni di investimenti e progetti hanno inevitabilmente determinato quella particolare configurazione sociale ed economica che ha portato molti, specie dall'esterno, a vedere nel Trentino una piccola Silicon Valley la cui attività produce effetti più o meno evidenti nella vita quotidiana di questo piccolo territorio alpino. E l'incontro di stamani, promosso dal presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, ha permesso di accendere una serie di riflettori per rendere visibili risultati e progetti di una serie di specializzazioni che indagano tanto i campi dell'agricoltura quanto quelli dell'ambiente, o della salute o della cultura.
"Ormai - ha commentato il presidente della Provincia, Alberto Pacher - ricerca ed innovazione sono uno dei modi con cui esprimiamo la nostra identità. Uno degli scenari che affidiamo ai nostri giovani perché possano guardare al futuro globalizzante con maggiore ottimismo e fiducia".-

Dopo aver ascoltato i diversi interventi che hanno fatto il punto su alcuni dei progetti curati da realtà come le Fondazioni Mach e Kessler e l'Università di Trento, il presidente Pacher ha esordito ricordando come attorno a questo settore circolino purtroppo molti luoghi comuni. "Ma voglio sperare - ha detto - che il tema della ricerca si ponga in posizioni centrali all'interno dei programmi portati avanti dalle forze politiche che si presenteranno alle prossime elezioni, perché da decenni il Trentino ha puntato su questa carta, ritenendola importante in un'ottica di sviluppo del nostro territorio".
Pacher ha dedicato buona parte del suo intervento allo stretto legame che deve esserci tra ricerca e mondo produttivo, pur specificando che, nella valutazione dei progetti, bisogna prestare attenzione non solo all'immediata ricaduta, ma anche a tante altre dinamiche, citando inoltre alcuni buoni risultati come quello evidenziato oggi da un quotidiano nazionale che ha posto il Trentino, in termini di start up, molto in alto nella classifica generale. "Questo risultato - ha commentato il presidente - è direttamente collegato a un tessuto reattivo che, nella nostra provincia, si è costruito negli anni, con attenzione e impegno da parte degli attori privati e pubblici". I temi all'ordine del giorno della mattinata di lavori, per il presidente Pacher, devono diventare parte integrante delle linee di indirizzo delle pubbliche amministrazioni: "Ci siamo dati temi come la sostenibilità, la green economy, l'edilizia sostenibile, l'agricoltura, la riduzione dell'impatto della chimica nelle coltivazioni - ha aggiunto Alberto Pacher - tematiche tutte legate, in ultima analisi, al nostro Pil provinciale. Il Pil non può infatti essere pensato solo in termini di realizzazione di un prodotto, ma è intrinsecamente connesso all'immagine che il Trentino riesce a dare di sé all'esterno, in termini di riconoscibilità, di un luogo che fa sperimentazione, nel quale vengono conservati al meglio il territorio e la sua identità, la comunità, l'ambiente".
Fondamentali sono poi le collaborazioni di sistema: "Nei progetti visti oggi - ha concluso il presidente - troviamo sempre la collaborazione fra i soggetti che in Trentino operano nel campo della ricerca, nei prossimi mesi dovremo insistere sempre più per consolidare questa visione di sistema, non solo per adeguarci alla spending rewiev, ma anche perché si tratta di un ulteriore elemento di traino, di uno spunto per innescare imitazioni anche in altri campi".
Nel concludere il presidente Pacher, che ha rivolto il proprio apprezzamento al presidente del Consiglio Bruno Dorigatti per aver organizzato l'incontro, ha voluto esprimere un ringraziamento: "Non di circostanza a questo universo di ricercatrici e ricercatori che, col loro impegno, aprono il nostro territorio a un contesto internazionale. I nostri ragazzi, non solo quelli che si potranno formarsi all'esterno, ma anche quelli che faranno scelte diverse, potranno guardare al futuro con maggiore ottimismo e fiducia sapendo che qui, in provincia, ci sono punte così avanzate". -