Giovedì, 13 Giugno 2013 - 02:00 Comunicato 1755

Il presidente è intervenuto oggi alla presentazione della relazione annuale dell'Inps
PACHER:"NON ALLENTARE I LEGAMI DELLA COESIONE SOCIALE"

Il Trentino ce la farà perché ha in sé la forza che deriva da una antica consuetudine a collaborare, a non lasciare indietro nessuno ma anzi a tenere assieme tutte le componenti della comunità. In estrema sintesi è questo il messaggio di speranza che il presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher ha formulato questa mattina intervenendo alla presentazione della relazione annuale 2013 dell'Inps, presso la sede della Camera di Commercio a Trento. Nel 2009 e nel 2012, è emerso, si sono avuti i picchi della crisi.-

"Dalla enorme mole di dati che l'istituto ci ha mostrato - ha detto il presidente Pacher - emerge una fotografia chiara della situazione attuale della nostra economia e della nostra società, una visione che non si nasconde le difficoltà ma supera anche qualche facile luogo comune. La coesione sociale è il tema che sta a cuore a tutti noi e che desta particolare attenzione anche all'interno del governo provinciale. Nelle situazioni di crisi, infatti, i legami sociali tendono ad allentarsi fino ad arrivare alla incapacità delle varie parti di riconoscersi come appartenenti allo stesso corpo sociale, alla stessa comunità. Quando ciò si verifica è un fatto molto grave perché può portare a divisioni pericolose e a fratture difficilmente sanabili. Il Trentino, per fortuna, è arrivato ad imbattersi nella crisi con fondamentali solidi e con una capacità di risposta migliore rispetto a quella che si è manifestata altrove. Tutto ciò è frutto di una antica consuetudine a collaborare, a tenere assieme la comunità in tutte le sue componenti".
In questi anni, ha ricordato il presidente Pacher, la Provincia si è mossa cercando da una parte di migliorare il sistema pubblico, rendendolo più efficiente e meno costoso con un piano di miglioramento che è già in fase di realizzazione, e, dall'altra, agendo direttamente sul tessuto economico e sociale con gli strumenti consentiti dalle competenze statutarie e dalle previsioni dell'accordo di Milano, che non ha caso ha compreso anche gli ammortizzatori sociali fra le materia su cui la Provincia può intervenire. "Grazie anche all'intervento sull'Irap e alle manovre messe in atto - ha concluso il presidente Pacher - nel 2013 le nostre imprese avranno in carico meno oneri per un totale di ottantasette milioni di euro. E' un momento di straordinarie difficoltà per la nostra economia ma, e sono solito ripeterlo soprattutto ai giovani, anche di grandi opportunità per chi abbia la voglia e il coraggio di mettersi in gioco costruendosi un futuro da imprenditore".
Lavoro, sviluppo e coesione sociale è il tema scelto per la relazione dell'Inps. Marco Zanotelli, direttore regionale dell'istituto per il Trentino Alto Adige, ha fatto una panoramica sulla fase di riorganizzazione in corso ed ha offerto un dettagliato esame delle cifre che contraddistinguono l'attività dell'ente e fotografano la situazione economico-sociale del Trentino. La crisi dell'edilizia e della sua filiera, i problemi che il manifatturiero si trova a contrastare, l'importanza del settore turistico, la risposta degli interventi pubblici e degli ammortizzatori sociali: la relazione ha abbracciato ad ampio spettro la situazione trentina e la crisi internazionale che, numeri alla mano, ha avuto due picchi nel 2009 e nel 2012.
L'Inps, è stato sottolineato, è il più grande ente di sicurezza sociale in ambito europeo, con un insieme di utenti che raggiunge i due terzi della popolazione residente e un flusso finanziario di oltre 750 miliardi di euro.
Paolo Mazzalai, presidente di Confindustria Trento, ha spiegato che in questi tempi nuovi, e che vedranno significativi riposizionamenti sul mercato e sul territorio, serviranno capacità innovativa e scelte coraggiose che abbiano come protagonisti i giovani. Il presidente degli artigiani Roberto de Laurentis ha detto che se vogliamo mantenere la nostra autonomia dobbiamo creare impresa e trattenere risorse sul territorio, puntando sulla piccola e media impresa". Maurizio Postal, in rappresentanza delle libere professioni, ha aggiunto che in un momento difficile per tutti la strada da seguire è quella della collaborazione. Il presidente degli albergatori Luca Libardi ha sottolineato la tenuta del settore turistico precisando che oggi rappresenta una opportunità anche per tutti i trentini, anche grazie alla capacità di attirare risorse dall'estero. In tempi di crisi anche le banche soffrono: questo in sintesi il concetto espresso invece da Carlo Dellasega, direttore generale della Federazione Trentina della Cooperazione. Michele Andreaus, professore all'Università di Trento ha posto l'accento sull'importanza del settore manifatturiero e sulle difficoltà che abbiamo in materia di mobilità sociale e di cultura di impresa. Mirko Carotta, della Cgil, ha chiesto meno attenzione alla finanza e più agli investimenti in impresa. Walter Alotti, della Uil, ha sottolineato l'impegno del personale dell'ente e dei patronati per il miglioramento costante delle prestazioni a favore dei cittadini. (lr) -