Ad accogliere i vertici Apss è stata la direttrice dell’ospedale Serena Pancheri, che ha raccontato brevemente i dati di attività di un ospedale capace di sostenere quasi 25mila accessi annuali al pronto soccorso, numeri che fanno di Cles il terzo presidio per l’emergenza dopo Trento e Rovereto. La direttrice ha evidenziato poi come «l’ospedale e il territorio si siano evoluti nel tempo cercando di rispondere in maniera sinergica alle necessità e ai bisogni della popolazione delle valli, portando avanti anche progetti innovativi di integrazione ospedale territorio».
Da parte dei vertici Apss, anche a nome della Giunta provinciale, è stato garantito il massimo impegno sul fronte della carenza di personale e del trattenimento delle risorse umane: «Vi porto innanzitutto – ha dichiarato Ferro – il saluto e il ringraziamento da parte dell’assessore Tonina, oggi assente perché impegnato nella discussione della legge di bilancio, e del neo dirigente generale del Dipartimento salute Antonio D’Urso, e vi ringrazio personalmente per il vostro lavoro. Come ho già avuto modo di dire il personale è il più grande valore per un’azienda; salvaguardare e valorizzare la professionalità dei nostri operatori sanitari deve essere quindi un imperativo, investendo contestualmente nella ricerca di nuovi professionisti. Per la dirigenza medica la strada è più in discesa, con concorsi molto partecipati, ora dobbiamo concentrarci sul comparto». Tema cruciale, secondo Ferro, rimane quello della mobilità, «necessaria per garantire la tenuta del sistema trentino e per poter essere attrattivi, rendendo le periferie realmente appetibili». In prospettiva, anche la Scuola di medicina e la futura Azienda sanitaria universitaria integrata del Trentino potranno offrire grandi opportunità «con la possibilità di fare ricerca e formazione in tutti gli ospedali della rete, aumentando così il livello di professionalità degli operatori e quindi della qualità delle cure prestate ai cittadini».
Il dg ha confermato poi la scelta di assessorato e Apss di fare ricorso in maniera limitata ai liberi professionisti per favorire invece il personale interno, chiamato a dare supporto a servizi in particolare difficoltà come i pronto soccorso, a fronte di un riconoscimento economico sostanzioso. Altri temi chiave su cui è necessario investire, secondo Ferro, sono la medicina di prossimità, laddove «la casa rimane il miglior luogo di cura, grazie anche al supporto della tecnologia e della telemedicina che possono garantire prestazioni innovative a domicilio», e l’investimento su proposte formative e orientative per i giovani, a partire dalla scuola «perché possano davvero apprezzare e capire il valore altamente qualificante di un percorso professionale nelle professioni della sanità»
Da parte del sindaco di Cles Ruggero Mucchi è giunto il ringraziamento ad Apss per l’attenzione costante riservata al coinvolgimento delle autorità locali e a tutti gli operatori «capaci di lavorare sotto organico e in difficoltà, senza mai far venir meno la qualità dei servizi». La presenza del primo cittadino di Cles ha voluto rappresentare, a detta di Mucchi, il forte sostegno ad una struttura strategica come l’ospedale Valli del Noce da parte di tutta la comunità e delle autorità locali: «un sostegno che non è mai mancato e non mancherà in futuro».
A confermare l’impegno di Apss ed assessorato sul fronte del personale è stata anche la direttrice amministrativa Sara Girardi, che ha sottolineato l’avvio di un anno importante, anche dal punto di vista delle assunzioni, nella prospettiva della trasformazione verso l’Azienda sanitaria universitaria integrata.