Ad accogliere i vertici della sanità trentina, è stata la direttrice dell’ospedale di Cavalese, Silvia Atti, che ha illustrato brevemente l’attività dell’ospedale di Fiemme, struttura che durante i giochi olimpici Milano-Cortina sarà “ospedale olimpico”, dove medici e infermieri opereranno nel pronto soccorso potenziato e nei reparti di radiologia, ortopedia e medicina interna. Un ospedale dove saranno attivi ambulatori specialistici dedicati per garantire assistenza completa agli atleti e al personale accreditato.
«Desidero esprimere la mia gratitudine – ha affermato l'assessore Mario Tonina, al personale che quotidianamente, con competenza e impegno costante, svolge un ruolo cruciale a presidio di questo territorio per soddisfare in modo ottimale i bisogni di salute dei cittadini. Ritengo che sia doveroso affrontare e superare le complessità oggettive di questo ospedale, legate soprattutto alla carenza di personale nell'operatività quotidiana e ribadisco il mio impegno politico per garantirne la funzionalità, fornendo le risorse necessarie. La vera sfida oggi è rendere le professioni sanitarie attrattive, specialmente qui nei territori di valle. Dobbiamo far passare il messaggio che questo ospedale è fondamentale per la comunità e per la nostra economia legata al turismo. La politica deve riconoscere e valorizzare il ruolo strategico di tutti gli operatori e, il recente successo della firma del contratto per le professioni sanitarie, con risorse in arrivo, ne è la prova. Auspico altresì una rapida chiusura anche per il contratto dei medici.
Quest'anno – ha proseguito Tonina – all'interno della strategia provinciale, abbiamo tracciato le linee guida per il futuro, partendo da due grandi sfide, l’invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite. È necessario un cambio di paradigma e una visione a lungo termine per affrontare l'invecchiamento della popolazione, in una parola volgiamo puntare sulla prevenzione. Abbiamo investito risorse in strutture e attrezzature per garantire innovazione, perché l'autonomia richiede responsabilità. Ma non solo, abbiamo portato a termine la riforma che vede la partenza il 1° gennaio prossimo della nuova Azienda sanitaria universitaria integrata del Trentino e l'avvio delle Case della Comunità (la prima ad Ala, inaugurata ieri) che saranno il fulcro di un servizio di prossimità utili anche per alleggerire i pronto soccorso. Il sistema trentino è riconosciuto a livello nazionale, ma l'obiettivo è migliorare ancora, condividendo ogni scelta politica con voi operatori. Grazie per il vostro lavoro professionale e auguri di buone feste».
Siamo qui – ha esordito il direttore generale Apss, Antonio Ferro – per riconoscere il vostro prezioso lavoro, nel garantire prestazioni di qualità e di prossimità ai cittadini delle comunità di Fiemme e Fassa ma anche, in quanto presidio della rete ospedaliera trentina, nel fornire prestazioni specialistiche a favore di tutta la comunità del Trentino. Con il 2025 chiudiamo un ciclo per la sanità della nostra provincia e apriamo una nuova era che vede la nuova Azienda sanitaria universitaria integrata del Trentino impegnata a garantire non solo cure appropriate e di eccellenza ai nostri concittadini ma anche attività di ricerca e formazione che porteranno, anche negli ospedali di valle, innovazione e crescita dei professionisti rafforzando anche l’attrattività di tutto il sistema. Ci attende un futuro sfidante che richiederà la partecipazione attiva di tutti i professionisti ma sono convinto che lavorando assieme riusciremo a raggiungere i risultati. Con questo spirito, auguro a tutti voi e alle vostre famiglie un sereno Natale e un anno nuovo ricco di soddisfazioni».
Il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, Andrea Ziglio, alla sua prima visita ufficiale all’ospedale di Fiemme, ha sottolineato: «È davvero un piacere essere qui oggi per portare gli auguri a voi e alle vostre famiglie e per esprimere la mia riconoscenza per il lavoro che svolgete ogni giorno. Visitare le strutture e confrontarsi direttamente con chi opera sul campo è il modo più autentico per capire la nostra sanità. Stiamo attraversando una fase di grande trasformazione: il riordino della sanità territoriale previsto dal DM 77, con lo sviluppo degli Ospedali e delle Case della Comunità, si inserisce in un ridisegno complessivo che riguarda l’intero sistema e il suo collegamento con la rete ospedaliera». «Si tratta – ha sottolineato Ziglio – di ripensare in modo profondo l’organizzazione dei servizi, un ruolo decisivo sarà svolto dalla presa in carico proattiva, dalla medicina di iniziativa, dall’integrazione sociosanitaria, dalla prevenzione e da figure come l’infermiere di famiglia e comunità, capaci di coinvolgere le persone e accompagnarle nei percorsi. Il cittadino non deve più trovarsi solo nell’orientamento ai servizi: i punti unici di accoglienza serviranno proprio a costruire percorsi più chiari, rapidi e accessibili. Questa trasformazione potrà offrire benefici anche per i pronto soccorso e per la gestione delle liste d’attesa, rafforzando allo stesso tempo la prossimità dei servizi, che rappresenta un valore irrinunciabile per il Trentino».
Ziglio ha poi richiamato l’approvazione del disegno di legge Asuit: «Ora si apre la fase attuativa, con protocolli d’intesa e atti aziendali da definire con attenzione, valorizzando ciò che già funziona. È un passaggio importante per tutto il sistema, in particolare per i professionisti, che rappresentano il vero punto di forza della nostra sanità. Abbiamo inoltre appena concluso il nuovo contratto del comparto, che considero un elemento di attrattività, anche per un ospedale come quello di Cavalese e mi auguro che si possa arrivare presto anche alla definizione del rinnovo per la dirigenza medica».
Il primo cittadino di Cavalese Carlo Betta nel portare il saluto dell’amministrazione comunale ha voluto sottolineare il valore strategico dell’ospedale di Fiemme per le valli dell’Avisio e, in vista delle olimpiadi, anche per tutto il territorio circostante».




