Come illustrato dal presidente della Fondazione, l'edificio ha subito un'espansione a stratificazione: mentre il corpo A è un ex Sanatorio e risale ai primi anni '70, il corpo B è degli anni '80 e il corpo C, che attualmente ospita i residenti Anffas, è degli anni '90. La struttura presenta limiti strutturali evidenti fra cui il numero importante di stanze triple, i pochi spazi di socializzazione nei nuclei e altre criticità: il presidente ha messo in luce la necessità di un progetto complessivo di ristrutturazione, adeguamento e riqualificazione.
L'assessore provinciale alla salute e politiche sociale ha evidenziato l'importanza delle visite sul territorio, indispensabili per vedere e comprendere le singole realtà e le richieste. Ha poi ricordato le emergenze della passata legislatura, prima fra tutte la pandemia, e ha quindi ricordato come ora l'impegno degli amministratori sia quello di pianificare, impostare una strategia e avere visione per superare due temi che saranno cruciali nei prossimi anni, il calo delle nascite e l'invecchiamento progressivo della popolazione. L'assessore ha quindi ascoltato le richieste della Fondazione Comunità di Arco garantendo attenzione e confronto con il Dipartimento Salute e l'Azienda sanitaria, e ha quindi spiegato come sia indispensabile garantire un futuro dignitoso e di rispetto per le persone anziane, protagonisti dello sviluppo del Trentino nel secondo dopoguerra, concludendo ringraziando tutti i presenti che si impegnano quotidianamente al fianco dei più fragili.