L'assessore alla salute e politiche sociali ha evidenziato l'importanza di toccare con mano le diverse strutture del territorio non solo per raccogliere informazioni, ma anche per riuscire a dare risposte nell'immediato e, soprattutto, di prospettiva e guardare con programmazione a temi che ci toccano da vicino, fra cui il calo delle nascite con i conseguenti riflessi sull'invecchiamento delle persone. Come ricordato dall'assessore, nei giorni scorsi Trento è tornato all'evidenza della cronaca nazionale per essere al primo posto per qualità della vita della popolazione anziana, un risultato frutto di politiche attente che sono state garantite nel tempo e anche risultato della nostra speciale Autonomia. Sulle difficoltà legate al personale socio-sanitario, l'assessore ha messo in luce la creazione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, arrivato al quarto anno, che faciliterà il reperimento dei medici sul territorio, ma anche la necessità di lavorare su percorsi nuovi, da un lato per consentire alle persone parzialmente autosufficienti di restare il più possibile nelle proprie abitazioni, dall'altro per facilitare i servizi sul territorio, in collegamento stretto con le Rsa e con il supporto sinergico dei medici di medicina generale. Infine un sentito ringraziamento a tutto il personale, che lavora con disponibilità e umanità al fianco dei più fragili. In questo senso l'assessore ha ricordato il recente accordo per il cosiddetto bonus covid anche al personale delle Apsp, mentre sugli anziani la necessità di offrire sempre più servizi di qualità, perché sono stati loro che hanno costruito il Trentino di oggi.
Il presidente e il direttore hanno quindi presentato l'Apsp, una realtà di eccellenza che ospita anche numerose persone che arrivano dall'Alto Garda, e che punta alla formazione del personale e a un rapporto stretto col territorio. Sette i piani fra cui uno spazio dedicato alle demenze gravi. Il nucleo storico della struttura risale ai primi del Novecento e, nel tempo, si sono susseguiti numerosi interventi; ciò ha comportato una disomogeneità dell'edificio che si cerca di risolvere con un'attenta organizzazione. Attualmente è in corso un ampliamento con ristrutturazione, che richiederà una pianificazione degli interventi per cercare di incidere il meno possibile sugli ospiti. Fra le difficoltà evidenziate il reperimento del personale, in particolare degli infermieri e degli OSS.
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