Giovedì, 21 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1861

Denunciate due persone che prelevavano nidi con i piccoli di tordo e cesena per rivenderli poi come richiami vivi al mercato nero
OPERAZIONE ANTIBRACCONAGGIO DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO E DEI CORPI FORESTALI DI TRENTO E DI BOLZANO

Prelevavano nidi contenenti piccoli di tordo e cesena per rivenderli poi ad altri bracconieri, al mercato nero, come richiami vivi per la caccia al tordo bottaccio in varie zone del nord Italia. A porre fine all'illecita attività di alcuni bracconieri bresciani è stato, nei giorni scorsi, su segnalazione del Corpo forestale dello Stato e con l'aiuto dei forestali trentini, il Corpo forestale della Provincia autonoma di Bolzano.-

La fase finale dell'operazione congiunta è scattata a mezzogiorno di martedì scorso fra Trentino e Alto Adige quando, dopo lunghi sopraluoghi e appostamenti dei forestali, i bracconieri - due persone provenienti dalla provincia di Brescia - sono stati intercettati in auto nei pressi del confine di provincia. Nel bagagliaio i forestali hanno trovato 6 nidi contenenti 18 nidiacei di turdidi (Tordo Bottaccio e cesene, Turdus philomelos e Turdus pilaris), un binocolo, specchietti con aste per verificare la presenza di nidiacei sugli alberi, coltelli e pastone di nutrimento per gli uccelli. Tutto materiale che è stato sequestrato assieme all'autovettura utilizzata per commettere il reato. Le persone fermate sono state naturalmente denunciate per bracconaggio nonché maltrattamento di animali. -