Lunedì, 11 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1737

Oggi pomeriggio al Polo Tecnologico di Rovereto "Insieme per l'economia" confronto aperto con le imprese
OLIVI: "LA POLITICA ECONOMICA DEVE RIPARARE IL MOTORE DELLO SVILUPPO"

"La politica economica deve riparare il motore dello sviluppo che si è fermato, per fare questo bisogna sapere dove andare, ma questa rotta deve essere realistica, praticabile ma anche ambiziosa, ricca di stimoli per l'equipaggio". Ha aperto così, l'assessore provinciale all'industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, l'incontro "Insieme per un nuovo ritmo dell'economia", promosso dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con Trentino Sviluppo per mettere a confronto imprenditori ed operatori del settore con l'obiettivo di stimolare un cambio di passo dell'economia locale. Dopo l'assessore Olivi, i presidenti delle due associazioni di categoria, Paolo Mazzalai (Confindustria Trento) e Roberto De Laurentis (Associazione Artigiani e Piccole Imprese), nonché il presidente Lorenzo Dellai. Protagonisti del dibattito Corrado Lanzone, direttore di produzione della Scuderia Ferrari, e Stefano Micelli, docente universitario ed autore di "Futuro Artigiano".-

Ad introdurre Alessandro Garofalo, vicepresidente di Trentino Sviluppo, che ha illustrato il perché di questo momento interattivo aperto, voluto per raccogliere idee e per mettere a confronto gli imprenditori trentini, che "peccano" a volta di poca prospettiva. Quindi una breve intervista telefonica che Garofalo ha fatto col capo di gabinetto del ministro Corrado Passera, Stefano Firpo, al lavoro sul nuovo Decreto Sviluppo.
Articolato quindi l'intervento dell'assessore provinciale Olivi: "Siamo convinti che da questa fase di stagnazione potremo uscire solo con la crescita. Per qualcuno questa crisi fornisce anche alcune possibilità, io credo che ci sia voglia di dare concretezza all'economia produttiva. In questo senso vorrei proporre uno stimolo: perché i tanti osservatori critici provenienti dall'accademia e anche dalla politica in questi giorni e in queste ore, valutando a posteriori, continuano a dissertare sull'efficienza delle politiche messe in campo dalla Provincia? Ma dov'erano questi vati alla vigilia di una crisi che siamo certi come governo provinciale di aver affrontato con dovuta concretezza?".
Diverse le soluzioni individuate: "Siamo convinti - ha proseguito Olivi - che il manifatturiero continui ad essere la sala macchina dello sviluppo, da qui possono derivare guadagni di produttività per l'intero sistema, può creare posti di lavoro ed aiutare a riavviare l'economia".
Altro punto di forza sono le esportazioni: "Il tasso di crescita delle esportazioni trentine - ha aggiunto l'assessore provinciale di riferimento - lo scorso anno, è stato uguale a quello della Germania, fatte le dovute proporzioni. Siamo quindi in grado di superare anche i limiti delle nostre piccole dimensioni, basta sapersi unire e puntare su qualità e innovazione".
Quindi per Olivi al centro c'è l'innovazione: "Sappiamo che probabilmente la ricchezza non sarà più come prima della crisi, ma c'è ancora ricchezza bisogna solo produrre cose nuove che piacciono al mondo e in Trentino abbiamo già un nutrito drappello di imprese che sono all'avanguardia. Dobbiamo favorire questa propensione, sostenere il tasso di innovazione, questa è la responsabilità degli amministratori, il compito della politica economica è favorire l'incontro fra innovazione e investimenti".
E su questa linea la Provincia autonoma di Trento ha messo in campo una poderosa manovra: "Gli strumenti adottati dalla Giunta provinciale dall'inizio della crisi sono stati numerosi - ha spiegato Olivi - abbiamo messo in campo una manovra che ha garantito la sopravvivenza delle imprese, perché questa per noi era la priorità, abbiamo difeso l'occupazione, abbiamo lavorato anche dal punto di vista del fisco con agevolazioni Irap che premiano le nuove imprenditorialità".
In sintesi: "La politica economica devo riparare il motore dello sviluppo, tracciando una rotta ambiziosa ma praticabile, dobbiamo passare ad una nuova fase per premiare chi più investe ed innova, chi assume. Tre le priorità: dobbiamo riorientare la domanda pubblica, rafforzare le politiche degli incentivi e lavorare al piano delle politiche di contesto, in questo ultimo caso chiediamo a questa società, nell'ambito della propria riorganizzazione, di aumentare l'attrattività del territorio trentino, dal punto di vista dei capitali e degli investimenti. Puntiamo ad un Trentino più aperto, più concorrenziale, dove chi investe è motore per lo sviluppo economico".
E il futuro sta anche nel nuovo polo della meccatronica di Rovereto: "Il Polo - sono state le conclusioni di Olivi - dischiuderà risorse per i giovani, per questo la Giunta provinciale si è concentrata sul progetto della meccatronica da tempo". (at) -