Mercoledì, 18 Dicembre 2013 - 02:00 Comunicato 3536

Presentati oggi, dall'assessora Donata Borgonovo Re e dal direttore dell'Apss Luciano Flor, i risultati dell'indagine
"OKKIO ALLA SALUTE 2012": ALIMENTAZIONE E ATTIVITÀ FISICA NEI BAMBINI

In Trentino la situazione nutrizionale in età pediatrica è una delle migliori in Italia, tuttavia un bambino ogni cinque presenta un eccesso ponderale. Inoltre vi sono alcune criticità, per esempio, per quanto riguarda la percezione dei genitori, il 41% dei bambini in sovrappeso e il 6% dei bambini obesi hanno la madre che ritiene che il loro peso sia normale. E ancora: 3 bambini su 10 non fanno una colazione adeguata, 2 bambini su 10 guardano la tv e/o usano i videogiochi per 2 ore o più al giorno. Sono questi alcuni dei risultati di "Okkio alla salute", sistema di monitoraggio delle abitudini alimentari e dell'attività fisica nei bambini delle scuole primarie, rivolto a stimare il fenomeno dell'eccesso ponderale e i comportamenti associati. Oggi nel Palazzo provinciale di piazza Dante, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell'indagine realizzata grazie alla collaborazione fra il mondo della sanità e la scuola e riferita al 2012. Erano presenti: Donata Borgonovo Re, assessora alla salute e solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento; Luciano Flor, direttore generale dell'Azienda provinciale per i Servizi sanitari; Maria Grazia Zuccali, U.O. Igiene pubblica e prevenzione ambientale/ Osservatorio per la salute; Laura Ferrari, Osservatorio per la salute; Roberto Ceccato, Servizio istruzione.-

"L'indagine ci ha consentito di osservare come mediamente, in Trentino, la situazione sia sotto controllo - sono state le parole dell'assessora Donata Borgonovo Re -. Nelle scuole per lo più vi sono una corretta alimentazione e un'attività fisica costante, ma abbiamo comunque margini significativi di miglioramento, sia da parte delle organizzazioni scolastiche che hanno in carico i bambini, sia all'interno delle famiglie. Dobbiamo, in sostanza, lavorare su una rieducazione dei comportamenti, ovvero sulla dimensione dell'educazione familiare; fondamentali sono poi le alleanze fra diversi soggetti e servizi". L'assessora Borgonovo Re ha quindi confrontato il dato nazionale rispetto a quello trentino: "La situazione nutrizionale in Trentino è fra le migliori in Italia, i bambini in sovrappeso sono il 16% e il 5% è obeso, mentre a livello nazionale si parla, rispettivamente, del 22% e dell'11%, ma a colpire di più è la concentrazione dei casi più gravosi nel Centro Sud, laddove invece le situazioni più lievi sono nelle regioni del Nord Italia".
Per Luciano Flor: "Oggi il tema della salute è sempre più trasversale, riguarda tutti gli ambienti di vita, il Sistema sanitario è solo uno degli attori, bisogna coinvolgere di più le famiglie, il sistema educativo e scolastico. Investire sulla salute fin dall'età pediatrica è un segnale di grande attenzione".
"La scuola deve essere promotrice di salute - ha quindi commentato Roberto Ceccato - e fondamentale in questo senso risulta l'alleanza fra scuola e sanità. I dati presentati oggi sono interessanti e supportati da un'evidenza scientifica; ci confortano, anche perché da anni stiamo lavorando con le mense per una alimentazione adeguata, analogamente sul versante dello sport abbiamo una dotazione di palestre all'avanguardia, progetti specifici portati avanti con il Coni e tanti altri percorsi".
Ad entrare nel dettaglio dell'indagine è stata quindi Maria Grazia Zuccali, dell'U.O. Igiene pubblica e prevenzione ambientale / Osservatorio per la salute.
Quella effettuata nel 2012 è la terza raccolta dati nazionale, effettuata mediante mediante questionari rivolti a un campione casuale di bambini delle classi terze elementari (8-9 anni), ai loro genitori ed insegnanti e ai dirigenti scolastici e attraverso la misura diretta di peso e altezza dei bambini. In Italia hanno partecipato in totale 46.483 bambini e 2.622 classi, in provincia di Trento hanno partecipato 46 scuole, 783 bambini e 799 genitori.
Sovrappeso e obesità sono tra i principali fattori di rischio di malattie croniche e se l'insorgenza di queste malattie avvengono principalmente in età adulta, i rischi derivanti da una cattiva alimentazione cominciano dall'infanzia e proseguono nel corso di tutta la vita. Una volta che i bambini (ma anche gli adulti) sono obesi, diventa molto difficile che perdano peso, per questo prevenire l'aumento eccesivo di peso a partire dai più giovani è una strategia che permette di ottenere effetti benefici, a lungo termine, sulla salute delle persone.
La situazione nutrizionale in età pediatrica in Trentino è una delle migliori in Italia, tuttavia un bambino ogni cinque presenta un eccesso ponderale: in particolare il 16% è in soprappeso e il 5% è obeso. I valori medi nazionali sono pari a 22% e 11% rispettivamente per sovrappeso e obesità, con un marcato gradiente nord-sud. La prevalenza di eccesso ponderale è stabile nel tempo (2009-2012), in Trentino, come in Italia, fatto da valutare non negativamente in considerazione del preoccupante aumento di obesità infantile registrato in numerosi altri Paesi. Non si osservano associazioni tra eccesso ponderale dei bambini e caratteristiche socio-demografiche come genere e zona abitativa (città o paese). Esiste, invece, un'associazione tra livello d'istruzione dei genitori e stato nutrizionale dei figli e un forte legame tra il peso dei bambini e quello dei genitori: figli di genitori obesi hanno maggiore probabilità di essere anch'essi obesi.
A livello di percezione dei genitori, in Trentino:
il 41% dei bambini in sovrappeso e il 6% dei bambini obesi hanno la madre che ritiene che il loro peso sia normale;
il 72% dei bambini in sovrappeso e il 55% dei bambini obesi hanno la madre che ritiene che loro mangino il giusto;
il 57% dei bambini non attivi ha la madre che ritiene che il figlio svolga sufficiente attività fisica, il 18% addirittura in quantità elevata.
Gran parte delle scuole trentine (96%) offre un servizio di ristorazione scolastica, utilizzato da quasi tutti gli alunni; per quanto riguarda la distribuzione ai bambini di frutta, latte o yogurt nel corso della giornata è possibile un miglioramento, poiché tale attività è presente solo nel 51% delle scuole. Idem per l'attività motorio curricolare: solo il 69% delle scuole svolge le due ore settimanali.
La maggioranza dei bambini trentini fa una colazione adeguata e mangia quotidianamente frutta e verdura, tuttavia:
3 bambini su 10 non fanno una colazione adeguata;
circa 3 bambini su 10 non fanno una merenda di metà mattina adeguata e 1 su 10 non la fa per niente;
9 bambini su 10 non mangiano le 5 porzioni di frutta e verdura quotidiana raccomandate;
3 bambini su 10 consumano bevande zuccherate più volte al giorno.
Dal punto di vista dell'attività fisica, in Trentino quasi tutti i bambini (8 su 10) hanno giocato all'aperto il giorno precedente all'indagine e la metà ha praticato attività sportiva. Fra gli aspetti critici:
2 bambini su 10 guardano la tv e/o usano videogiochi per 2 ore o più al giorno;
2 bambini su 10 hanno la tv in camera.

In allegato i risultati dell'indagine
Riprese, immagini e interviste (a Borgonovo Re e Zuccali) a cura dell'Ufficio Stampa -