
Il regolamento dà attuazione alla legge 14/2020, che modifica e sostituisce il precedente regime giuridico in materia di canoni stabilendo: 1. che la quota variabile sia calcolata per le acque minerali su tutta l’acqua utilizzata (ossia tutta quella che entra nello stabilimento); 2. che la quota variabile (per minerali solidi e acque minerali) venga corrisposta alla Provincia, la quale in quota parte la riconosce nell'ambito del Protocollo di finanza locale ai Comuni in cui ricade la concessione; e 3. che per le acque minerali il concessionario installi contatori (misuratori di portata) per la misurazione dell'acqua utilizzata ai fini del calcolo del canone.
Il regolamento inoltre promuove e incentiva iniziative volte a ottimizzare l’uso della risorsa, a minimizzare i consumi di energia e gli impatti complessivi sull’ambiente e sul paesaggio, nonché la promozione del riutilizzo dei materiali e di altre innovazioni che contribuiscono alla realizzazione dell’economia circolare. Prevede, per le concessioni vigenti, che i misuratori di portata siano installati entro il 30 giugno 2022 e stabilisce le sanzioni in caso di non veridicità delle dichiarazioni sostitutive, in caso di mancata installazione o alterazione dei misuratori di portata o in caso di mancato pagamento del canone di concessione.
"Le nuove norme introdotte - sottolinea l'assessore Spinelli - garantiscono equità e proporzionalità nei versamenti da parte dei concessionari e intendono promuovere l'ottimizzazione nell'utilizzo delle risorse e l'obiettivo più generale dell'economia circolare. Il calcolo del canone sulla base degli effettivi utilizzi della risorsa idrica, misurata in maniera puntuale attraverso i contatori, va in questa direzione".