Con il provvedimento appena approvato si amplia la possibilità per l'Ente provinciale di sostenere iniziative di restauro e recupero di manufatti appartenenti al patrimonio popolare, ovvero tutti quei beni che non sono vincolati come culturali ma che rivestono un’importanza particolare come per esempio affreschi, edicole e capitelli votivi. La delibera precedente, datata 2012, stabilisce in 10 mila euro la spesa massima di finanziamento per il restauro delle opere in questione, mentre con quella odierna il contributo sarà dell’80% su una spesa massima ammessa di 150 mila euro. L’obiettivo è quindi evitare il degrado dei manufatti dovuto al passare del tempo e all’azione degli eventi meteorologici nel caso richiedano interventi di manutenzione e restauro più onerosi rispetto a quanto già stabilito. Per essere ammessi a finanziamento gli interventi dovranno essere corredati da una scheda in ordine all’individuazione, alle caratteristiche, al valore e alla rilevanza storica, culturale e/o artistica del/i manufatto/i sottoscritta da dai Musei della Provincia o da Enti facenti parte del sistema museale trentino o dagli Ecomusei.
Il contributo per il recupero di manufatti sarà di 150 mila euro
Nuovo bando per interventi di recupero
Manufatti non vincolati ma appartenenti al patrimonio popolare, ora potranno essere riqualificati. Con la delibera odierna la Giunta provinciale ha approvato il bando per la concessione dei contributi per il restauro e il recupero di tutti quei beni che non hanno particolare interesse culturale ma ai quali la comunità di riferimento è molto legata. Molti manufatti hanno infatti un grande valore simbolico e sono in grado di generare un sentimento di identità molto forte nelle comunità di appartenenza. Con questo bando vogliamo dare la possibilità di poterli recuperare e continuare a mantenere le importanti funzioni che svolgono.