Venerdì, 26 Maggio 2023 - 12:19 Comunicato 1546

Questa mattina al Teatro Sociale il panel di geopolitica moderato da Giovanni Tria
Nuova globalizzazione e ruolo della Cina: coinvolgere tutti nello sviluppo economico futuro

Dalla riforma delle istituzioni multilaterali all’iniziativa di sviluppo globale lanciata dal presidente cinese Xi Jinping, dal possibile disgelo dei rapporti sull’asse Europa-Cina alla maggiore regolamentazione del mercato cinese e alle restrizioni sull’utilizzo di nuove tecnologie. Tanti gli argomenti toccati questa mattina, al Festival dell'Economia di Trento, nel panel “Nuova globalizzazione e ruolo della Cina” che ha visto dialogare, sotto la moderazione del professor Giovanni Tria, la professoressa Jie Xiong e il professor Hui Yuan, entrambi della Scuola centrale del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, insieme a Phil Lawrence Midland e Peter Jungen.
FESTIVAL DELL'ECONOMIA Nuova globalizzazione e ruolo della Cina Nella foto: Phil LAWRENCE MIDLAND, Peter JUNGEN, Giovanni TRIA, Jie XIONG, Hui YUAN Data 26 maggio 2023 Luogo: TEATRO SOCIALE [ Alessandro Eccel - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Il professor Tria ha introdotto la discussione sottolineando come, rispetto alla crisi finanziaria del 2008, dopo la crisi pandemica sia mancato il coordinamento tra le grandi economie del mondo per rispondere adeguatamente alle difficoltà e rilanciare l’economia. Una dinamica che ha fatto venire meno il ruolo delle grandi istituzioni multilaterali - Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, Organizzazione Mondiale del Commercio - che, secondo la professoressa Xiong, avrebbero bisogno di essere riformate.
“Per l’economia cinese queste istituzioni sono vitali, siamo tra i principali contributori e beneficiari di questo importante sistema, ma credo abbiano bisogno di qualche correttivo - ha spiegato -. Sono istituzioni nate nel dopoguerra, in un quadro caratterizzato da un ordine mondiale che non è più quello attuale. Credo la loro governance debba essere allargata anche ad altri paesi, soprattutto quelli più piccoli, del Sud del mondo e in via di sviluppo, e che si debbano coinvolgere le nuove generazioni. Serve la responsabilità di coinvolgere tutti nello sviluppo globale futuro”.
Proprio su questo punto la professoressa ha citato la recente iniziativa di sviluppo globale proposta dal presidente cinese, Xi Jinping. “Lo sviluppo è una priorità per l’umanità, ma deve essere inteso come sviluppo collettivo, incentrato sui popoli, per il raggiungimento di un'armonia tra persona e natura. Nella politica estera cinese questi temi saranno presenti a lungo”.
Tria ha poi toccato il tema dei delicati rapporti Cina-Unione Europea sul fronte economico e commerciale, raffreddatisi negli ultimi anni, incalzando sull’argomento il professor Yuan.
“Credo che sia un buon momento per tornare a dialogare - ha affermato -. Dopo la pandemia la nostra economia è in grande ripresa, stiamo facendo importanti sforzi per efficientare il nostro mercato interno e per potenziare la domanda tramite degli investimenti e una regolamentazione che renderà l'intero sistema economico cinese più robusto e affidabile anche per gli investitori. Stiamo diventando attraenti e contiamo di attirare sempre più investimenti e partner. Tornando ai rapporti con l’Europa credo quindi, citando un proverbio cinese, che un fiume a un certo punto può prendere anche due direzioni diverse, ma queste possono scorrere parallele”.
Le restrizioni all’export o all’import di alcune tecnologie, per il timore che possano avere un utilizzo secondario a fini militari o industriali, è stato un altro tema della discussione.
“Non credo sia il modo corretto di affrontare una questione così importante come quella della diffusione delle nuove tecnologie - ha commentato Xiong -. Credo anzi che le limitazioni siano un ostacolo alla crescita ottimale dello sviluppo mondiale”. Dello stesso avviso il collega Yuan. “Tecnologie, soluzioni digitali, semiconduttori sono partite fondamentali della nostre economie e se vogliamo promuoverne i benefici non dobbiamo minarne lo sviluppo e l’utilizzo per tutti”.

(sr)


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