Martedì, 07 Agosto 2018 - 13:17 Comunicato 1909

Giovedì 23 agosto nell'ambito della rassegna "Contemporanea" promossa da Comune di Arco con sostegno di Provincia e Regione
Nicola Piovani al castello di Arco

Nicola Piovani l'ospite dell'edizione 2018 della rassegna «Contemporanea»: il pianista, compositore e direttore d'orchestra romano giovedì 23 agosto si esibisce nella emozionante cornice del prato della Lizza al castello di Arco (ore 21.30) nel concerto «La musica è pericolosa», in cui ripercorre la sua carriera attraverso la narrazione dei momenti più significativi e con le musiche più belle. Al via oggi la prevendita dei biglietti, online sul sito web www.primiallaprima.it e alle Casse Rurali del Trentino. Il costo è di 10 euro (gratuito per bambini fino a 5 anni). L'organizzazione è del Comune di Arco con il sostegno della Provincia autonoma di Trento e della Regione autonoma Trentino-Alto Adige.

«Contemporanea. Rassegna di musica nuova» è un evento legato al castello di Arco che propone un'indagine sulla musica contemporanea eseguita con strumenti classici, anche contaminati da nuove sonorità, e che propone indagini monografiche su compositori del Ventesimo e del Ventunesimo secolo. Fra gli ospiti delle passate edizioni, fra gli altri Wim Mertens, Johann Johannsson, Krisztof Penderecki e Karl Jenkins. Il progetto 2018 è dedicato a Nicola Piovani, musicista che ha lavorato per i maggiori registi italiani del Novecento, da Fellini ai Taviani, da Monicelli a Bellocchio, fino a Benigni e altri ancora, firmando alcune delle più celebri colonne sonore. Tra gli innumerevoli riconoscimenti nazionali e internazionali, l'Oscar nel 1999 per la musica del film «La vita è bella». È anche autore di teatro musicale e di musica da concerto. In passato ha fatto l'arrangiatore per la casa discografica Produttori Associati, ed è stato coautore con Fabrizio De André di due suoi celebri album: «Non al denaro non all'amore né al cielo» del 1971 e «Storia di un impiegato» del 1973.
La formula del festival prevede sia l'esecuzione musicale sia l'incontro con il musicista; al castello di Arco il pubblico avrà la possibilità di ascoltare non solo il concerto ma anche la testimonianza diretta di Piovani, che racconterà la sua carriera e dialogherà con il pubblico in merito alla sua poetica musicale e alla musica italiana, in particolare per quanto riguarda la relazione fra compositori e cinema. La cornice, assolutamente unica, del castello di Arco fa di questo evento non semplicemente un concerto, ma una vera e propria performance, che vive anche di paesaggio e stimoli culturali diversi.
Al castello di Arco Nicola Piovani sarà affiancato da Pasquale Filastò (violoncello, chitarra e mandoloncello), Rossano Baldini (tastiere e fisarmonica), Marina Cesari (sax e clarinetto), Ivan Gambini (batteria e percussioni) e Marco Laddo (contrabbasso).

Il castello di Arco
Il castello sorge su una rupe assai aspra che si eleva a nord della città, e si staglia netto verso il cielo, visibile da ogni direzione. Il nucleo più antico (costituito dalla torre sommitale) è precedente all’anno Mille e aveva uno scopo meramente difensivo per la città; nel corso dei secoli ha poi acquisito la fisionomia articolata e gigantesca del borgo fortificato che conosciamo dal dipinto di Albrecht Dürer, per cadere poi in rovina a partire dal XVIII secolo. Originariamente “bene della comunità degli uomini liberi di Arco”, dal XII secolo il nucleo fortificato diviene proprietà dei Conti d’Arco, che ne resteranno proprietario ininterrottamente fino al XX secolo, quando viene acquistato dal Comune di Arco. Dal 1997, al termine di un lunghissimo intervento di restauro operato dalla Provincia autonoma di Trento, il castello ha mantenuto una apertura al pubblico durante le ore diurne (7 giorni la settimana, con orario continuato, ad esclusione dei mesi di gennaio) e ospitato innumerevoli eventi serali e notturni, specialmente sul prato della Lizza –un ampio pianoro che si affaccia verso sud e consente di abbracciare con la vista l’intera pianura del Basso Sarca, fino al lago di Garda. Si tratta del monumento più visitato di tutto l’Alto Garda, che supera costantemente ormai da anni i 60 mila visitatori paganti l’anno e che, stimando i visitatori diurni che si fermano al prato della Lizza (il livello inferiore entro le mura) e il pubblico degli eventi serali, raggiunge costantemente i 100 mila ingressi annui.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Arco e di Riva del Garda

(at)


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