Giovedì, 10 Ottobre 2019 - 22:58 Comunicato 2454

Nico e Pasquale, il sacrificio come paradigma della vita

Due mondi, il calcio e le sfide estreme, trovano un comune denominatore nella volontà di dare sempre il massimo per superare se stessi. E questo il messaggio finale di un incontro che ha messo di fronte due campioni e due uomini, Nico Valsesia e Pasquale Bruno, apparentemente agli antipodi.

Nico Valsesia, piemontese, ciclista, runner, maestro di sci, protagonista di imprese estreme come la RAAM - Race Across America, la corsa ciclistica no stop considerata la gara di endurance più dura al mondo, 4.800 km e 51.800 metri di dislivello positivo, con un record personale di 9 giorni 12 ore 44 minuti, e di avventure memorabili come la serie di "From Zero to" che lo ha portato, abbinando bici, corsa e a volte anche sci alpinismo, per cinque volte dal livello del mare al monte Elbrus, all'Aconcagua, al monte Bianco, al monte Rosa e all'Etna.
Pasquale Bruno, leccese, indimenticato difensore di Juve, Torino, Fiorentina e Lecce, famoso per il carattere sanguigno tanto da meritarsi il soprannome di "O' Animale", collezionando 100 giornate di squalifica in serie A, record, se così si può definire, tuttora imbattuto.
Cosa accomuna dunque due personaggi apparentemente così distanti? In una conversazione, sapientemente condotta da Luca Castaldini, tra filmati e aneddoti scopriamo che è il sacrificio, parola che ricorre spesso nei loro racconti, la volontà di dare sempre il meglio, di non arretrare di fronte alle difficoltà e di andare sempre oltre i propri limiti ad avvicinare Nico e Pasquale, rendendoli alla fine davvero simili.Per un atleta estremo, significa porsi sempre nuovi obiettivi e non adagiarsi sugli allori dei record conquistati fino ad oggi. "Nel momento in cui taglio il traguardo di una gara, sto già pensando a cosa farò dopo" riconosce Nico.

Per il calciatore di serie A, significava cercare sempre e comunque la vittoria e trovarsi a piangere, di nascosto, sotto la doccia, se la partita non era andata bene. Ma significa anche, per Pasquale, scoprire per gioco a quasi cinquanta anni la mountain bike, ed appassionarsi al punto tale di partecipare, per 8 edizioni di fila, alla Sella Ronda Hero, gara massacrante tra i passi dolomitici.

E come ammette Pasquale, "Per uno di Lecce le Dolomiti non sono proprio casa!" Dalla nuova passione di Bruno nasce lo spunto per un simpatico siparietto tra i due, con Nico che invita Pasquale ad accompagnarlo nella prossima straordinaria avventura, in programma a maggio 2020, che lo porterà From zero to Everest: da Calcutta in India per 1300 km fino a Lukla in Nepal, poi 100 km di corsa fino al campo base a 5340 metri e infine la salita in vetta al monte Everest, con i suoi 8848 metri la montagna più alta del mondo.
Pasquale sorridendo declina l'invito, preferisce aspettare Nico in Puglia per allenarsi assieme al mare e promette di prepararsi per la prossima edizione del Sella Ronda Hero.
In fondo, per entrambi la sfida è prima di tutto con se stessi con l'obiettivo di fare sempre meglio. Ed è solo così che la fatica non esiste, come recita il motto di Nico che sembra essere perfetto anche per Pasquale.

(cr)


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