“Il decalogo del populismo” (2004), “Potere e Delirio” (2009), “Il popolo sono io” (2018). Basterebbero i titoli dei tre best-seller di Enrique Krauze per comprendere la sua autorità in materia di populismo in America Latina. Ma quando si connette in video conferenza, in poco tempo ci fornisce la migliore lezione disponibile non solo sulla storia ma sulla attualità del Sud America.
“L’anatomia del potere in America Latina – spiega Krauze - deriva dai secoli di assolutismo monarchico della dominazione spagnola. Dopo che la monarchia spagnola è naufragata nel Continente come il Titanic, il suo posto nel rapporto mistico tra il re e il popolo è stato preso dalla figura del caudillo, una figura simile ai condottieri che avete avuto in Europa. Tutte le figure leggendarie della storia sudamericana, a partire da Simon Bolivar, sono caudillo.”
Ma l’analisi più lucida e sorprendente è proprio quella relativa al decalogo del caudillo. Evitando una lista tassativa ecco i principali dettami riportati testualmente da Krauze: ”Leader carismatico, uomo della provvidenza che risolve i problemi del popolo; culto dell’immagine e costante presenza pubblica; fabbricare il vero e riscrivere la storia; uso discrezionale dei soldi pubblici; sussidi e welfare in cambio del supporto dell’opinione pubblica; focalizzarsi su un nemico esterno; essere contro e al di sopra della legge; controllo totale del potere in tutte le sue forme.”
Ma qual è la Repubblica più caudillista dell’America Latina? “Senza dubbio il Venezuela di Hugo Chavez – sostiene Krauze – che in passato ho definito “Messia Tropicale”. In Venezuela il bolivarismo è considerato come una religione mistica e sembra che lì la democrazia non sia poi così importante; e infatti tutto il potere è confluito nelle mani di uno solo. Una volta in una intervista chiesi a Chavez come avrebbe potuto mantenere tutto ciò che aveva promesso. La risposta fu: perché presto il petrolio arriverà 250 dollari al barile!” E aggiunge Krauze: “Quella del Venezuela è la più triste storia di come un Paese con le più grandi riserve petrolifere del mondo sia potuto cadere in una crisi umanitaria paragonabile a quella di Haiti”.
Interrogato infine su quale sia il leader populista più pericoloso dell’America Latina, Krauze risponde senza esitazione: “Donald Trump”.
(gg)
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