Venerdì, 07 Giugno 2019 - 17:46 Comunicato 1405

Oggi nella Sala Depero della Provincia la presentazione dell'iniziativa con l'assessore Mirko Bisesti
Nasce la Fondazione Antonio Megalizzi

Un lunghissimo, intenso e partecipato applauso ha concluso oggi pomeriggio la cerimonia di presentazione della Fondazione Antonio Megalizzi, accumunando i rappresentanti istituzionali al folto pubblico della Sala Depero, luogo simbolico della comunità trentina, che idealmente ha espresso vicinanza e condivisione di intenti alla famiglia del giovane assassinato a Strasburgo il dicembre scorso, nel giorno della costituzione di una iniziativa che vuole concretamente proseguirne e diffonderne gli ideali e il messaggio. L'applauso ha seguito le parole della fidanzata di Antonio, Luana Moresco, che ha voluto ringraziare a nome della famiglia Megalizzi "le tante persone, enti e istituzioni per aver contribuito a concretizzare un progetto importante che, nel tempo a venire, porterà avanti gli obiettivi di Antonio e parte di quelli che erano i suoi sogni". La Fondazione, come ha spiegato Luana Moresco, intende portare il messaggio del giovane giornalista radiofonico "nelle scuole, nelle università, nei punti di incontro di tutta Italia per confrontarsi, nel rispetto del pluralismo, sulla nostra attualità, per fornire ai giovani gli strumenti per distinguere la realtà dalle fake news, per raccontare a tutti l'unione Europea, per promuovere l'informazione e il giornalismo". L'assessore provinciale all'istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, portando a nome di tutta la Giunta "il più grande sostegno e abbraccio" alla famiglia Megalizzi, ha voluto augurare a tutti che "il momento fondativo di oggi possa dare avvio ad un impegno perché le idee, lo spirito critico e il sogno di Antonio possano continuare". "Ci sono giovani e generazioni che non hanno voce", ha continuato ancora l'assessore, "con l'aiuto di tutti e in particolare della stampa e dei giornalisti, il messaggio di Antonio può continuare ad esistere".

Il parterre importante e rappresentativo delle tante anime che hanno portato alla nascita della Fondazione ha voluto ricordare Antonio Megalizzi, il suo impegno, il suo entusiasmo, il suo essere un giovane normale e straordinario allo stesso tempo. "Un ragazzo che pronunciava parole che viveva", come l'ha definito l'arcivescovo Lauro Tisi. Hanno voluto essere presenti oggi pomeriggio, accompagnati dalle parole del giornalista e dirigente dell'Ufficio Stampa Pat Giampaolo Pedrotti, che ha voluto aprire la cerimonia con le commoventi parole di un'amica di Antonio pronunciate nel giorno dell'estremo saluto al giovane nel duomo di Trento, oltre all'assessore Bisesti e all'arcivescovo Tisi, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il rettore dell’Università di Trento Paolo Collini, il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti e il segretario regionale dello stesso sindacato Rocco Cerone. Al tavolo di rappresentanza della Sala Depero erano seduti anche Paolo Borrometi, giornalista sotto scorta e presidente dell'associazione Articolo 21, che riunisce esponenti del mondo della comunicazione, della cultura e dello spettacolo che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero, Daniele Machera dell’Unione Sindacale Giornalisti Rai (Usigrai) e Lorenzo Ottolenghi in rappresentanza Rai.

La Fondazione, nata a tempo record grazie all'impegno dei tanti attori istituzionali e privati che l'hanno voluta creare, persegue lo scopo di promuovere, coordinare, organizzare e supportare, su indicazione della famiglia Megalizzi, a livello nazionale ed europeo, le iniziative tese a perpetuare il sogno europeo di Antonio Megalizzi e tutelarne la memoria. Per far questo intende favorire l’apprendimento, la promozione di una cultura della legalità, del rispetto della persona, della convivenza civile, del rifiuto di ogni forma di violenza e dei principi di cooperazione e di solidarietà. In quest’ottica, la Fondazione si impegna a promuovere, organizzare e finanziare iniziative nel campo della formazione e dell’educazione per ogni fascia di età, valorizzando e sostenendo la comunicazione e l’informazione al fine di rafforzare un’identità collettiva nazionale ed europeaTrai suoi intenti, quello di favorire la formazione dei giovani, ma anche di tutti i cittadini, organizzando corsi, eventi ed altre attività che stimolino a partecipare in modo consapevole alla vita del Paese e dell’Unione Europea ed essere un’istituzione di riferimento per borse di studio, premi giornalistici, convegni nazionali e europei. Inoltre, la Fondazione si impegna a promuovere e supportare nuovi formati e linguaggi, testuali, uditivi e visivi, proponendosi anche come laboratorio di programmi innovativi, in grado di coinvolgere anche i più giovani e a supportare, preferibilmente nel contesto radiofonico, i format che affrontano tematiche di pubblica utilità con linguaggi e modi che si pongono l’obiettivo di raggiungere i diversi pubblici attraverso una varietà della programmazione complessiva, con particolare attenzione alle offerte che favoriscano la coesione sociale. 

In allegato l'intervento di Luana Moresco

(sil.me)


Immagini