
Michela Chiogna, Presidente UPIPA (Unione Provinciale Istituzioni Per l'Assistenza), ha dichiarato in apertura: “conciliare la famiglia con il lavoro è una delle prerogative e ne è conferma la firma delle aziende che oggi hanno aderito 29 su 42. Ho la speranza che questo numero cresca in futuro e che questo Distretto famiglia sia efficace e produttivo per il territorio. In tutti i nostri enti vi è la prevalenza di donne tra i dipendenti e quindi è ancor più strategico trovare modalità per essere attrattivi e far sì che i nostri luoghi di lavoro siano scelti dai lavoratori e dall’utenza. E’ difficoltà di oggi – ha proseguito - reperire personale sanitario, infermieri, oss. Dobbiamo cercare di mantenere il personale che abbiamo e implementarlo dove necessario e aderire a politiche come questa, che firmiamo oggi, ci aiuta in questa direzione. Personalmente ho sempre creduto alla necessità di valorizzare la conciliazione famiglia-lavoro, anche come donna lavoratrice. È una modalità che aiuta a lavorare meglio, in modo più motivato e con più affiliazione alla struttura di appartenenza”.
Luciano Malfer, Dirigente Generale dell’Agenzia provinciale per la coesione sociale, la famiglia e la natalità, ha dichiarato, in apertura, che il Piano strategico su famiglia e natalità, sottoscritto dalla Provincia autonoma di Trento nel novembre 2019, è legato alla crescita del territorio e cita proprio l’ambito dello sviluppo della conciliazione famiglia-lavoro con alcuni esempi quali interventi di time saving e la sperimentazione dei nidi aziendali. Obiettivo generale è sviluppare reti aziendali nelle tre sfere del welfare: aziendale, territoriale e inter-aziendale. Questo è un esempio di rete inter-aziendale – ha detto - visto che investe 29 APSP. Si accresce il benessere del dipendente creando economie di scala e offrendo nuovi servizi a più aziende. La sfida ulteriore è il welfare inter-aziendale territoriale dove il match è tra le aziende e il territorio, che è già presidiato dalla presenza di 19 Distretti famiglia. Entro 4 mesi da oggi – ha concluso - partono i lavori per mettere in campo le traiettorie operative e definire il Programma di lavoro del neonato Distretto Family Audit. Poi seguirà la fase di lavoro più operativa, il monitoraggio e l’ auto-valutazione a fine anno del Piano di lavoro”.
Massimo Giordani, Direttore UPIPA, ha presentato le nuove piste di lavoro che si andranno a tracciare: “convenzioni di sistema per i dipendenti delle APSP come, ad esempio, per la fruizione delle attività culturali, di corsi di lingue o l’acquisto di beni e servizi. E ancora, sul versante della mobilità casa-lavoro, accordi di mobilità inter-ente, bandi co-living, e accordi di car sharing per i pendolari. Per quanto concerne la flessibilità oraria – ha detto – pensiamo di far sviluppare al neonato Distretto la banca delle ore, la gestione dei cambi turni e lo smart working. Infine, sul versante del supporto nella gestione dei carichi di lavoro, pensiamo di introdurre nel Piano di lavoro: i centri estivi per i figli e il supporto ai familiari non autosufficienti. Per implementare l’Accordo volontario servirà un Gruppo di lavoro per la redazione del Piano e per cercare sinergie possibili col territorio e il collegamento con altre misure già in essere come il co-living. Questo è un decisivo passo avanti per essere più attrattivi per il territorio”.