Martedì, 05 Settembre 2017 - 16:24 Comunicato 2295

Nel prossimo fine settimana sono in programma concerti ad Arco, Ala e Trento
«Namounyi Faré Show» porta in Trentino le tradizioni musicali africane

E’ in calendario nelle giornate di giovedì 7, sabato 9 e domenica 10 settembre, la prima edizione di “Namounyi Farè Show”, un festival di musiche e danze africane ispirate alla cultura tradizionale di Guinea e Mali. L’iniziativa è stata illustrata oggi a Trento nell’ambito della piattaforma di comunicazione Cultura Informa da Morena Tomasi dell’Associazione Kike Yambe, Elisabetta Miorelli dell’Associazione Yan Kadi, Maria Letizia Grosselli dell’Associazione Giardino delle Arti e dal direttore artistico Alseny Bangoura, che sarà anche in scena come danzatore.

Organizzato dalle associazioni Yan Kadi di Trento, Kike Yambe di Arco e Giardino delle Arti di Trento, il Festival sarà un'occasione unica per avvicinare e conoscere una realtà geograficamente lontana e per apprezzarne lo straordinario patrimonio artistico e culturale.
Si preannunciano dunque di notevole interesse gli spettacoli che, nell'ambito delle tre giornate del Festival, si terranno ad Arco in Piazzale Segantini (giovedì 7 settembre), a Malga Riondera nei pressi di Ala (sabato 9 settembre) e a Trento nel Giardino S. Chiara (domenica 10 settembre), sempre con inizio alle ore 20.00 e con ingresso libero e gratuito.
Saranno in scena artisti di levatura internazionale come Alseny Bangoura, Assetou Diabate, Mohamed Meduse Camara, Bamba Camara, Moussa N'Tanga Camara, Amara Toure e Adama Keita che travolgeranno il pubblico con la loro carica di energia. Immergendosi nella calda atmosfera africana attraverso la danza, le maschere, i costumi, la musica e il canto della cultura tradizionale, sarà possibile conoscere e approfondire questa cultura e interagire con essa.
«L'obiettivo del Festival – hanno spiegato le organizzatrici – è la valorizzazione e la promozione sul territorio trentino dell’espressione culturale e artistica africana attraverso le forme della danza, della musica e del canto, al fine di far conoscere questo enorme patrimonio culturale alla comunità locale e sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti delle “differenze”. Come associazioni, intendiamo far conoscere una realtà geograficamente e culturalmente lontana, quale appunto quella dell’Africa Occidentale e in particolare della Guinea, per apprezzarne lo straordinario patrimonio artistico e culturale. Crediamo, infatti, che il contatto con il "diverso" vada gestito attraverso la conoscenza e che solo attraverso la conoscenza reciproca sia possibile superare la barriera dei pregiudizi e trasformare la "contaminazione" da elemento di crisi delle proprie certezze in elemento culturale di stimolo di nuovi modi di vivere e di crescere. Mai come in questo particolare momento storico e sociale l'elemento della conoscenza diventa strategico per costruire nuovi scenari in cui l'integrazione rappresenta l'unica possibilità di successo. Riteniamo in tal senso che dare l'opportunità di un contatto autentico e sincero con un'altra cultura rappresenti un fattore di stimolo per sperimentare forme di positiva contaminazione di idee, esperienze e linguaggi espressivi.»
Oltre agli spettacoli, il Festival offrirà agli appassionati anche l’opportunità di partecipare ad uno stage di danza, percussioni e canto che si terrà da venerdì 8 a domenica 10 settembre dalle ore 9.00 alle 19.00 a Malga Riondera, che si trasformerà nell’occasione in una piccola Africa.



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