Martedì, 02 Dicembre 2014 - 02:00 Comunicato 3090

Giovedì 4 alle 15 nella sala Belli del Palazzo della Provincia
NUOVO PROTOCOLLO DI INTESA PER LA DIFFUSIONE DEL FAMILY AUDIT IN ITALIA

Alla firma Franca Biondelli, Sottosegretaria di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Presidente e Ugo Rossi

La Giunta Provinciale di Trento approva il secondo Protocollo di intesa e l'Accordo di collaborazione tra Provincia Autonoma di Trento e Presidenza del Consiglio dei Ministri per il trasferimento a livello nazionale dello standard di processo "Family Audit". Protocollo ed Accordo saranno ufficialmente sottoscritti a Trento, presso il Palazzo della Provincia, nel pomeriggio del 4 dicembre, alle 15 in sala Belli, 2014 nell'ambito di un evento a corollario del Festival della Famiglia 2014.-

Ad apporre le firme sull'importante documento saranno Franca Biondelli, Sottosegretaria di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali con delega alle politiche familiari, e Ugo Rossi Presidente della Provincia autonoma di Trento.

Il primo Protocollo, sottoscritto l'8 novembre 2010, aveva dato inizio alla sperimentazione nazionale per l'attuazione dello standard Family Audit. L'iter affrontato da cinquanta organizzazioni ha portato 42 di esse ad acquisire la certificazione base nell'arco dell'anno 2013 impegnandosi a realizzare un proprio Piano di attività con l'obiettivo di realizzare misure a favore della conciliazione vita-lavoro.

Questo secondo Protocollo ribadisce l'interesse delle due istituzioni verso lo standard Family Audit sia per potenziare il processo di diffusione a livello nazionale dei sistemi di certificazione aziendale e familiare, in conformità con quanto stabilito dal Piano nazionale per la famiglia, sia per promuovere il benessere familiare attraverso la realizzazione concreta e partecipata delle misure di conciliazione famiglia e lavoro all'interno delle organizzazioni pubbliche e private.

Tutta la sperimentazione sarà sostenuta in forma paritetica dalla Presidenza del Consiglio e dalla Provincia autonoma di Trento. Nello specifico sarà seguita da una Cabina di regia, con sede a Roma presso il Dipartimento per le politiche della famiglia, coordinata da Giuseppe Di Donato con il supporto di Francesca Petrossi e della quale fanno parte anche Luciano Malfer, Dirigente generale dell'Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, e Lucia Claus coordinatrice del settore Family Audit presso l'Agenzia stessa.

In tempi di ristrettezze economiche si è voluto lanciare anche un segnale importate allo scopo di incentivare le organizzazioni. Si sono infatti ridotti del 20% i costi della certificazione e nella riduzione sono inclusi anche i compensi per i consulenti e i valutatori.

Lo stanziamento complessivo della sperimentazione nazionale, che si svilupperà secondo le modalità definite dal Protocollo e dall'Accordo di collaborazione, è pari a 450.000 euro. In particolare il costo a carico del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri è pari a 350.000 euro, mentre il costo a carico della Provincia Autonoma di Trento è pari a 100.000,00 euro per l'intera durata dell'Accordo. La parte eccedente delle spese sarà sostenuta dalle organizzazioni che aderiranno alla sperimentazione.

L'assegnazione a sostegno del progetto, nonostante la spending review, dimostra come il tema della conciliazione vita-lavoro-famiglia stia entrando nella sensibilità politica.

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