Venerdì, 11 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1249

La Giunta approva la deliberazione dell'assessore Alberto Pacher
NUOVE LINEE GUIDA PER L'UTILIZZO DI TERRE E ROCCE DERIVANTI DALLO SCAVO

La Giunta provinciale ha approvato oggi la deliberazione di Alberto Pacher, assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti, che indica le nuove linee guida per l'utilizzo di terre e rocce derivanti da operazioni di scavo, nonché le prime indicazioni operative per l'utilizzo dei residui provenienti dall'estrazione di marmi e pietre e dalle relative attività di lavorazione, compresi i limi. A seguito delle recenti novità introdotte nel decreto legislativo n. 152 del 2006, l'esecutivo ha ritenuto infatti necessario procedere alla modifica ed all'integrazione di una deliberazione del 2009 relativa alle linee guida ed alle indicazioni operative per l'utilizzo delle terre e rocce da scavo. La novità più rilevante riguarda l'introduzione della possibilità di utilizzo come sottoprodotti dei residui provenienti dall'estrazione di marmi e pietre e dalle relative attività di lavorazione, compresi i limi, con modalità analoghe a quelle delle terre e rocce da scavo.-

Le recenti modifiche apportate al decreto legislativo si distaccano significativamente dalla precedente impostazione e si ispirano – in coerenza con la giurisprudenza comunitaria – al principio di certezza dell'utilizzo diretto delle terre e rocce da scavo, nel rispetto di elevate condizioni di qualità ambientale. Su questi presupposti, la Giunta provinciale – su proposta dell'assessore Pacher - ha approvato oggi le nuove linee guida e le indicazioni operative per l'utilizzo delle terre e rocce da scavo, sulla base del testo predisposto dall'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente. Il documento è stato redatto anche a seguito di numerosi confronti con le strutture provinciali interessate e con i rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini e collegi professionali.
La nuova impostazione normativa stabilisce che i residui provenienti dall'estrazione di marmi e pietre e dalle relative attività di lavorazione, compresi i limi (derivanti, ad esempio, da impianti di selezione e lavaggio dell'inerte, da bacini di decantazione e da impianti di segagione e di lavorazione della pietra), possano essere considerati sottoprodotti solo se gestiti con le stesse modalità e le stesse procedure delle terre e rocce da scavo. A questo fine la modulistica e le procedure sono state adeguate anche per questi materiali e semplificate per quanto possibile, naturalmente nel pieno rispetto della disciplina statale .
Gli approfondimenti ed i confronti a livello tecnico svolti tra i vari soggetti interessati hanno portato così alla predisposizione delle "Linee guida e indicazioni operative per l'utilizzo di residui provenienti dall'estrazione e dalla lavorazione di marmi e pietre" e le "Linee guida e indicazioni operative per l'utilizzo di limi provenienti dalla lavorazione di marmi e pietre e di terre e rocce da scavo".
Inoltre, sulla scorta dell'esperienza maturata durante l'applicazione della precedente deliberazione, sempre su proposta dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente in accordo con gli altri soggetti interessati la Giunta ha ritenuto opportuno chiarire alcuni punti risultati di difficile interpretazione ed apportare alcune modifiche ed integrazioni alle linee guida ed alle indicazioni operative per l'utilizzo e di terre e rocce da scavo. (cm) -