Giovedì, 19 Aprile 2012 - 02:00 Comunicato 997

Il Corpo Forestale ferma e denuncia una persona sorpresa nel bosco con un arma modificata e dotata di silenziatore
NUOVA OPERAZIONE ANTIBRACCONAGGIO SULL'ALTIPIANO DI PINE'

Martedì scorso, a seguito di un appostamento a Bedollo, effettuato in corrispondenza di una postazione creata per l'esercizio della caccia, il personale della Stazione Forestale di Baselga di Pinè ha intercettato una persona (C.G., residente in loco) che sparava in bosco con un'arma sospetta. La persona era stata già denunciata nel dicembre del 2006 per atti di bracconaggio su esemplari di camoscio in Marzola (comune di Pergine Valsugana) e dunque era controllata da tempo.-

Martedì, in particolare, è stata osservata per tre volte entrare in un bosco vicino a casa e sparare, con lo scopo di provare un'arma ed apportare eventuali modifiche per aumentarne la precisione. Si sono uditi chiaramente i colpi silenziati ed è stato possibile osservare che si trattava di un'arma smontabile e dunque presumibilmente abusiva. Il lungo periodo di permanenza in bosco al momento dell'ultima uscita (circa 40 minuti) fa ritenere inoltre che l'indagato abbia in quell'occasione anche atteso invano l'arrivo di qualche selvatico.
Al momento del fermo, l'arma è stata rinvenuta occultata nelle tasche interne della giacca. Si tratta di un fucile pieghevole calibro 22, privo di marca e matricola, presumibilmente di fabbricazione artigianale e munito di silenziatore e di ottica applicata alla canna. E' stato immediatamente sequestrato, unitamente a 26 cartucce calibro 22 compatibili con l'arma rinvenuta.
L'operazione testimonia nuovamente il radicamento della pratica del bracconaggio e l'affinamento progressivo delle tecniche e delle attrezzature impiegate, ma anche l'impegno ed i risultati conseguiti dagli organi di vigilanza nel condurre un'attività mirata di prevenzione e repressione. -