Lunedì, 10 Dicembre 2012 - 02:00 Comunicato 3858

Movimentato inseguimento sulla montagna sovrastante le frazioni di Campi e Pranzo
NUOVA AZIONE ANTIBRACCONAGGIO FRA RIVA DEL GARDA E TENNO

Movimentato inseguimento, nei giorni scorsi, per il Corpo forestale trentino, impegnato in un'ampia azione antibracconaggio nell'Alto Garda. L'operazione è iniziata ai primi di novembre, quando il personale della Stazione forestale di Riva del Garda in collaborazione con i due guardacaccia della zona, ha intensificato i servizi mirati sul territorio dei Comuni di Riva e Tenno. Le indagini hanno portato ad un serrato controllo dei boschi circostanti i paesi di Campi e Pranzo, dove era segnata un'intensa attività di caccia agli ungulati e alle lepri.-

Il 21 novembre, durante il servizio antibracconaggio, sono stati controllate due persone appostate per la caccia alla lepre nelle immediate vicinanze di un centro abitato, lungo strade comunali con fucile carico. All'atto della contestazione dell'illecito è nata addirittura una colluttazione con gli agenti, per il rifiuto del controllo e consegna delle armi. Ciò ha portato al sequestro delle armi stesse ed a una denuncia all'autorità giudiziaria per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale.
Pochi giorni dopo, il 25 novembre, il personale di vigilanza presente sul territorio è stato messo in allerta da un colpo di fucile che proveniva dai boschi in località "Fiesco – Pastegne", nel Comune catastale di Riva del Garda. Sul posto i forestali trentini hanno osservato quattro uomini dirigersi verso un'abitazione con grossi zaini da caccia. Dopo aver deposto gli zaini le persone si sono dirette, in auto, verso il paese di Pranzo dove forestali e guardiacaccia avevano predisposto un punto di controllo. Alla vista della pattuglia le persone si sono date alle fuga. Di qui un movimentato inseguimento, supportato anche dal Nucleo Operativo radio mobile dei Carabinieri di Riva del Garda. A Tenno i fuggitivi, raggiunti dai forestali, con una manovra azzardata si sono addirittura portati in contromano centrando in pieno un'autovettura che era giunta in senso contrario. Le forze dell'ordine all'interno del veicolo hanno rinvenuto carne di selvaggina appena abbattuta, nonché un fucile calibro 12 fuori dalla custodia e munizioni detenute illegalmente. I fermati, successivamente, hanno ammesso le loro responsabilità, dichiarando di aver abbattuto con un'azione di bracconaggio, assieme ad altre persone, un camoscio femmina.
Sono state eseguite perquisizioni sia sui veicoli che presso le abitazioni delle persone coinvolte, che hanno portando al sequestro di munizioni detenute illegalmente, di carne fresca di camoscio, di tre trofei di capriolo e sei di camoscio, tutti privi di certificato di provenienza e di recente abbattimento.
Alla fine di questa lunga attività di appostamenti ed indagini è stato dunque possibile denunciare alla magistratura alcune persone della zona, tutti soci cacciatori della sezione di Riva del Garda, per abbattimento di un camoscio con munizione spezzata (in violazione alla legge 157/1992) e per resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 C.P.), altri invece sono incorsi in violazione amministrativa per esercizio di caccia da strade pubbliche (in violazione alla legge provinciale n.24/1991). -