Lunedì, 09 Marzo 2015 - 02:00 Comunicato 548

Dalla Giunta alcune puntuali modifiche al Documento degli interventi di politica del lavoro in attesa del nuovo programma
NOVITA' IN ARRIVO PER FORMAZIONE AZIENDALE, LAVORI SOCIALMENTE UTILI, DISABILI

Formazione in azienda, lavori socialmente utili, disabilità: sono i tre principali settori nei quali la Giunta è intervenuta, oggi su proposta del vicepresidente Alessandro Olivi, introducendo alle modifiche al Documento degli interventi di politica del lavoro 2011-2013. "Anche se non abbiamo completato ancora l'adozione di un nuovo Documento - spiega Olivi - molte novità sono sopravvenute. Quindi, accogliendo alcune proposte avanzate dalla stessa Commissione provinciale per l'impiego, abbiamo dato il via libera a modifiche che vanno essenzialmente nella direzione di concentrare la spesa sui settori su cui la Provincia sta investendo maggiormente, dalla semplificazione amministrativa alla valorizzazione della formazione del capitale umano, e di razionalizzare gli interventi stessi, rendendoli più efficaci e adeguati alle attuali necessità. pensiamo alla formazione in azienda, per migliorare le capacità dei lavoratori già occupati, secondo la filosofia della 'formazione continua'. Fra le altre cose mi piace segnalare inoltre che viene migliorata la tutela delle donne vittime di violenza e anche la possibilità di inserire persone disabili negli enti pubblici".-

Vediamo in sintesi le principali modifiche.
E' stata razionalizzata innanzitutto la disciplina relativa ai contributi erogati da Agenzia del Lavoro per la formazione aziendale rivolta ai lavoratori già occupati. Si tratta di interventi finalizzati a sostenere la crescita professionale dei dipendenti e del management aziendale, soprattutto delle figure chiave all'interno di imprese già di per sé fortemente innovative, aperte al mercato internazionale e alla competizione.
Le novità riguardano in particolare i requisiti di accesso e le percentuali di finanziamento, prevedendo il sostegno solo dei progetti più innovativi e qualitativamente apprezzabili. A titolo di esempio, si segnala che non vengono più finanziati progetti di durata inferiore alle 40 ore complessive e che la quota di finanziamento ammissibile viene uniformata e ridotta all'80% delle spese sostenute.
Per quanto riguarda gli interventi destinati a sostenere l'occupabilità attraverso lavori socialmente utili (intervento 19) tre sono le principali modifiche introdotte, anche in questo caso destinate alla razionalizzazione e finalizzazione della spesa. Innanzitutto con il prossimo anno l'accesso agli inserimenti lavorativi terrà conto solo degli indicatori di difficoltà economica (Icef) e della gravità dello svantaggio. Saranno previsti inoltre in maniera sistematica percorsi di formazione dei lavoratori volti al loro inserimento nel mercato del lavoro non protetto. Infine, viene migliorata la tutela delle donne vittime di violenza, ricomprendendole tra i destinatari dell'intervento 19, qualora il periodo lavorativo sia necessario per il loro recupero sociale e psicologico.
Per quanto riguarda l'intervento volto all'inserimento occupazionale di persone disabili negli enti pubblici, le modifiche sostanziali sono due. Innanzitutto il requisito della cittadinanza è stato tolto, in analogia ai requisiti di accesso al pubblico impiego. Ma soprattutto, la percentuale di invalidità per l'accesso all'intervento è stata ridotta dal 74% al 67% in quanto, tra gli iscritti nell'apposito elenco previsto dalla legge, vi sono molte persone con disabilità fisica e con una percentuale pari al 67% o comunque inferiore al 74% che, per la loro situazione sanitaria, non possono essere adibite facilmente a mansioni che si rendono disponibili nel settore privato. Questa difficoltà si aggrava in particolare per quelle persone che hanno più di 50 anni e che hanno una scarsa professionalità. (mp) -