Venerdì, 01 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1539

Green jobs: cambiare paradigma per costruire un mondo migliore per le nuove generazioni
NON C'E' ALTERNATIVA POSSIBILE ALLA SOSTENIBILITA'

Non esiste alternativa alla sostenibilità. Per costruire - non in senso figurato ma letterale - un futuro migliore bisogna ripartire da qui, attraverso un patto tra generazioni. E bisogna cambiare rotta. "Negli anni del grande sviluppo c'è stata, in Italia e nel mondo, una logica dissipativa del territorio ed oggi ne paghiamo le conseguenze, come con l'amianto. Ora dobbiamo lavorare per rendere i contesti più vivibili non solo per noi, ma soprattutto per chi ci vivrà dopo, per alleggerire l'eredità che lasceremo", ha sottolineato il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, aprendo l'incontro "Green Generation. La sostenibilità ambientale per un patto intergenerazionale" al Mart di Rovereto. E questo sarà possibile "partendo dall'impegno quotidiano di ognuno di noi, perché la sostenibilità è strettamente legata a nuovi stili di vita".-

Mario Zoccatelli, presidente del Green Building Council Italia, ha ripreso il filo con un appello che è risuonato forte e chiaro davanti ad una platea composta soprattutto da giovani. "Bisogna cambiare paradigma: passare da un sistema basato sullo sviluppo quantitativo illimitato a un altro basato sullo sviluppo sostenibile. La sostenibilità - ha ribadito - è una logica che richiede di ripensare un po' tutto quello a cui siamo abituati". Il tema della sostenibilità ambientale, infatti, s'intreccia con una serie di tematiche attuali: dal sistema pensionistico alla disoccupazione. E cambiare modello significa ripensare molti aspetti. Per questo è necessario, come ha detto Zoccatelli, "un patto tra generazioni". Un esempio eclatante sono i "green jobs". Lavori che vanno ripensati in un modello sostenibile: dove si costruiscono edifici con un minor impatto ambientale, si utilizzano mezzi di trasporto meno inquinanti e via dicendo. "La Green Building può essere il volano per la sostenibilità: costruire green, ma anche restaurare in modo sostenibilie, non dà solo benefici immediati ma permette di cambiare rotta, coinvolgendo la pubblica amministrazione, l'Università, la ricerca".
Simone D'Antoni, di Cittalia, ha concentrato il suo ragionamento sul rapporto tra i giovani e la città. "I giovani d'oggi - ha esordito - sono i primi che vivranno in un contesto, ambientale ed economico, peggiore rispetto a quello nel quale hanno vissuto i loro genitori. Forse questo è il motivo di un forte impegno civico, visto che in Italia ci sono oltre 26.000 under 35 impegnati nelle amministrazioni locali. S'impegnano per cercare di cambiare le cose, migliorandole attraverso la partecipazione".

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