Venerdì, 30 Ottobre 2015 - 02:00 Comunicato 2717

La riduzione da 40 a 24 ore di un dipendente del Servizio Bacini Montani "crea" un posto di lavoro per un giovane operaio
NEL SETTORE EDILE LA PRIMA STAFFETTA GENERAZIONALE

Ha lavorato nel settore edile per quasi 40 anni e continuerà a farlo, per i due anni che ancora gli rimangono prima della pensione, ma per sole 24 ore a settimana anziché 40, consentendo così l'assunzione di un giovane lavoratore che era nelle graduatorie per la selezione degli operai. Parte con un accordo sindacale tra il Servizio Bacini Montani e la Filca Cisl la prima staffetta generazionale tra operai nell'ambito del personale assunto dalla Provincia con contratto di diritto privato. Un accordo che soddisfa tutti: il lavoratore, che ha beneficiato di una riduzione dell'orario di lavoro più adatta alle proprie esigenze personali e familiari; il Servizio Bacini montani, che ha avuto la possibilità di inserire nel proprio organico una forza nuova e giovane, contrastando il progressivo invecchiamento dei dipendenti in forza; il neo assunto e l'organizzazione sindacale, che ha assistito e sostenuto il lavoratore nella delicata fase propedeutica alla stipula dell'accordo sindacale.-

La possibilità di attivare patti generazionali anche tra il personale assunto da soggetti pubblici con contratto di natura privatistica è stata disciplinata la scorsa primavera dalla Giunta provinciale (deliberazione n. 734 del 19 maggio 2015) con una modifica alle norme che regolano, all'interno del Piano degli interventi di politica del lavoro per il triennio 2011-2013, le azioni per l'incremento dell'occupazione mediante contratti di solidarietà e patti generazionali nonché l'inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Tale previsione normativa dà la possibilità, a lavoratori dipendenti vicini alla pensione, di ridurre il proprio orario lavorativo, dando la possibilità ai giovani di entrare nel mercato del lavoro con un contratto a tempo indeterminato. Ai lavoratori coinvolti nella riduzione dell'orario di lavoro, in applicazione dei patti generazionali, l'Agenzia del Lavoro eroga un sostegno economico, per un massimo di tre anni, per far fronte alla perdita contributiva e retributiva conseguente alla riduzione dell'orario di lavoro, nella misura pari alla quota di contribuzione volontaria e al 50% della perdita retributiva derivante dalla riduzione dell'orario di lavoro, nell'ambito di un importo massimo di 7.000 Euro annui per lavoratore.
Anche la Cassa Edile interviene per il riconoscimento contributivo delle ore di riduzione dell'orario di lavoro, sia per le ferie, la tredicesima e il premio di anzianità professionale. -